Al museo di Tripi un dibattito sul referendum: scontro tra promoter del sì e del no

Si è svolto al Museo Multimediale di Tripi, il convegno dal titolo “Il referendum spiegato: luci e ombre sulla riforma costituzionale”. Ad intervenire dopo i saluti del Sindaco Avv. Giuseppe Aveni, il Professor Maurizio Ballistreri, docente di diritto del lavoro presso l’Università di Messina, già deputato regionale per il Psi, l’On. Bernardette Grasso di Forza Italia, l’On. Marcello Greco del Pdr, il Direttore Giovanni Frazzica di MondoNuovoNews.  Grande assente giustificato l’On. Nino Germanà (Ncd). Il dibattito, moderato dall’esperto in comunicazione Dott. Santi Cautela, è stato trasmesso in diretta streaming su Facebook attraverso l’applicazione Streamago. Presenti nella sala convegni del Museo anche tutto il Consiglio Comunale di Tripi e Francesco Perdichizzi, attuale vice-presidente del Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Il dibattito con botta e risposta in stile talk televisivo, è subito entrato nel vivo appena si è parlato di ragioni del Sì e ragioni del No. Non sono mancati infatti momenti di ilarità alternati a duri scontri tra gli ospiti, nel rispetto sempre del confronto democratico. Nello specifico, parlando di riforma Boschi, secondo il Prof. Ballistreri si tratterebbe infatti di “un pericoloso vulnus di sovranità popolare” in riferimento al percorso extra-parlamentare che ha portato alla redazione di questa revisione costituzionale “le revisioni costituzionali vanno approvate dalla maggioranza del Parlamento, non da una parte del Governo”. Per l’On. Grasso, deputata regionale di Forza Italia e Sindaco di Capri Leone, si tratterebbe di un “sorpasso e un attacco a quelle che sono le autonomie locali, in quanto questa riforma incide sulle competenze legislative di Stato e Regioni, ridimensionando queste ultime”.  “Si va spediti verso un cambio di rotta e un progressivo taglio al costo della politica. L’iter delle leggi in Parlamento sarà molto più spedito” ha risposto l’On. Marcello Greco, deputato regionale del Partito dei Democratici per le Riforme, favorevole al Sì. Più dubbioso il giornalista Giovanni Frazzica, vicino al Pd ma non a Renzi “questa riforma ha sicuramente delle qualità come il dimezzamento dei senatori e il taglio dei costi alla politica, quello che però mi preoccupa, da cittadino, è il fatto che non voteremo più per i senatori e ci saranno comunque i capilista bloccati alla Camera. La democrazia non va mai riformata.”

 

 

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