La Sicilia ottava regione in Italia per stranieri residenti nel 2016

Secondo i dati dell’Agenzia Frontex, aggiornati al periodo gennaio-agosto 2016, il numero di migranti “intercettati” per rotte di provenienza è aumentato notevolmente. Per esempio, nella rotta del Mediterraneo centrale (Italia, Malta) si è passati dai 4.450 del 2010 ai 116.705 del 2016; in quella del Mediterraneo orientale (Grecia, Cipro, Bulgaria) si è passati dai 55.688 del 2010 ai 169.152 del 2016;  nella rotta dei Balcani si è passati dai 2.371 del 2010 ai 122.078 del 2016. I dati sono stati forniti oggi da Corrado Bonifazi dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le Politiche sociali Cnr, nel corso dell’incontro “Conoscere e governare l’immigrazione”, che si è svolto nel Polo Didattico dell’Università di Palermo, nell’ambito delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno. Sono intervenuti, tra gli altri, Fabio Mazzola, pro rettore dell’Università di Palermo, Antonello Miranda, Università degli Studi di Palermo, Francesca Abate, dirigente Ufficio Territoriale per la Sicilia Istat, e numerosi studenti interessati ad un tema di grandissima attualità.

I residenti stranieri in Italia nel 2016 sono poco più di 5 milioni (maschi 2.381.487, femmine 2.644.666), in Sicilia sono complessivamente 183.192 (maschi 95.472, femmine 87.720) e l’Isola, secondo i dati Istat, si attesta in ottava posizione dopo Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Toscana e Campania.

Bonifazi, nel suo intervento, ha anche ricordato l’enorme flusso migratorio negli anni Cinquanta che coinvolse centinaia di migliaia di italiani in cerca di lavoro nelle miniere del Belgio, della Germania e della Francia. Secondo le previsioni Onu, ha aggiunto Bonifazi, nel 2050 l’Africa sarà popolata da circa 2 miliardi e mezzo di persone rispetto al miliardo e 100 circa del 2015. Un aumento notevole, mentre in Europa ci saranno tra 700 e 800 milioni di persone. Il numero dell’Africa corrisponde alla metà della crescita mondiale.

Dai dati dell’Istat e Ministero dell’Interno, illustrati da Roberto Foderà dell’Ufficio Territoriale Sicilia dell’Istat, invece, emerge che dal 1990 al 2015 sono state registrate oltre 6 milioni di iscrizioni anagrafiche di cittadini stranieri provenienti dall’estero (quasi 236 mila in media all’anno). Negli ultimi 5 anni, nonostante il decremento rispetto al decennio passato, le iscrizioni sono state poco meno di 1,5 milioni (circa 290 mila in media annua). Nello stesso periodo 1990-2015 sono stati quasi 520 mila gli stranieri richiedenti lo status di rifugiato (poco più di 8 richieste ogni 100 iscrizioni anagrafiche dall’estero). Negli ultimi 5 anni quasi 230 mila: oltre il 44% di quelli degli ultimi 26 anni; quasi 16 richieste ogni 100 iscrizioni anagrafiche.

Dal 1997 al 2015 le persone salvate nel Mediterraneo sono state quasi 770 mila (in media 40 mila all’anno), per la gran parte nell’ultimo quinquennio: per l’esattezza oltre 440 mila (58%), circa 30 salvataggi/ sbarchi ogni 100 iscrizioni anagrafiche dall’estero. Evidente è la correlazione tra il numero di stranieri sbarcati e quello dei richiedenti asilo, anche se questi ultimi sono stati quasi sempre meno numerosi dei primi: nel periodo 1997-2015 circa 475 mila richiedenti, meno di 62 ogni 100 persone sbarcate. Nel periodo 1990-2015 sono state esaminate 457 mila domande di asilo, che hanno dato luogo a meno di 180 mila concessioni (al di sotto del 40% delle richieste), in media meno di 7 mila all’anno. Negli ultimi 5 anni sono state esaminate poco meno di 190 mila domande, con quasi 100 mila concessioni (53%), circa 20 mila concessioni in media all’anno. Lo status di rifugiato secondo la Convenzione di Ginevra è stato riconosciuto solo a 41 mila stranieri, negli altri casi favorevoli è stata proposta la protezione umanitaria (quasi 93.000) o la protezione sussidiaria (45 mila).

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