Carne infetta, arrestati veterinari dell’Asp ed allevatori dei Nebrodi

Dall’ alba di questa mattina è in corso una maxi operazione condotta dalla Polizia del Commissariato di Sant’Agata Militello. Sarebbero numerosi i provvedimenti di misure cautelari in carcere ed arresti domiciliari. Un vero e proprio terremoto giudiziario è quello che, dalle prime ore di stamattina, sta sconvolgendo alcuni comuni dei Nebrodi, nel Messinese. Gli agenti del commissariato di polizia di Sant’Agata di Militello e della squadra mobile di Messina hanno eseguito decine di arresti nei confronti di allevatori e veterinari pubblici. Sono 33 le misure cautelari  emesse dal GIP presso il Tribunale di Patti, dr. Andrea La Spada, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Patti d.ssa  Francesca  Bonanzinga.  50 gli indagati. Le indagini condotte dai poliziotti del Commissariato P.S. di S. Agata Militello hanno fatto emergere come le attività illegali abbiano inizio con furti di animali, maltrattamento e loro uccisione, fino alla macellazione clandestina e successiva vendita al pubblico, con messa in commercio di alimenti pericolosi per la salute, poiché privi di controlli sanitari e quindi ad altissimo rischio per la trasmissione di malattie infettive, quale la tubercolosi.  Tra le persone raggiunte da misura cautelare oggi ci sono allevatori e macellai, affiancati da medici veterinari in servizio presso l’ASP di Sant’Agata Militello, ciascuno con un preciso ruolo nell’organizzazione di una filiera illegale e clandestina delle carni parallela a quella certificata.

Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà stamani alle 11.30 in Questura.

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