A Messina apre un hot spot per i migranti

Entro la fine del mese apriranno due nuovi hotspot, a Messina e Mineo (Catania), che si aggiungeranno ai quattro già operativi a Lampedusa, Pozzallo, Trapani e Taranto. Lo ha riferito il capo della polizia, Franco Gabrielli, in audizione alla commissione d’inchiesta sul sistema d’accoglienza dei migranti. Il 91% dei minori sbarcati nel nostro Paese “non era accompagnato”, dice il prefetto nell’audizione che affronta il sistema di accoglienza e di identificazione ed espulsione, le condizioni di trattenimento dei migranti e le risorse pubbliche impegnate. In totale i minori sbarcati nel 2016 in Italia sono stati 28.223 mila. “Noi abbiamo onorato gli impegni con l’Europa sui migranti – dice Gabrielli – dall’apertura degli hotspot alle identificazioni, ma non mi sembra che l’Europa abbia rispettato gli impegni sui ricollocamenti. Tutti vengono a farci le pulci, ma noi i compiti a casa li abbiamo fatti, mentre l’Europa per l’ennesima volta ci ha lasciati in braghe di tela”. “Nel 2016 i fotosegnalamenti degli stranieri sbarcati si sono attestati sul 97% dei casi, mentre quest’anno, all’1 febbraio, siamo al 100% – ha aggiunto il capo della polizia – l’obbligatorietà di sottoporsi al rilievo delle impronte è sancita dal diritto europeo, che concede 72 ore per il completamento delle operazioni ed è ribadita dal decreto legge da poco approvato che considera il rifiuto come sintomatico del rischio della fuga, fatto che legittima il trattenimento di questi soggetti nei Centri di permanenza per il rimpatrio”. Bisogna, ha aggiunto, “eliminare l’illusione che l’obbligo al fotosegnalamento possa essere eluso”. “La scelta del Ministro Minniti e del Prefetto Gabrielli di localizzare in centro a Messina un hot spot per il primo approdo di migranti non renderà certo più sicura la città che già deve affrontare, per incapacità del Sindaco Accorinti, una serie di problematiche annesse all’accoglienza  – aggiunge il Senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti Isgrò.. Riteniamo di dover contrastare questa decisione che non risponde alle esigenze della cittadinanza e getta nel caos più totale il futuro della città. Messina sta già affrontando con fatica il sovraccarico di sbarchi dei migranti, un hotspot in pieno centro rischia solo di creare ulteriore ingorgo umano in un territorio interessato da problematiche scottanti come criminalità, sicurezza ambientale, disoccupazione.”

Articoli consigliati