Finanziaria/ Manovra al rush finale dopo paura di voto anticipato

Nello Musumeci lo dice chiaro e tondo: «Solo la paura del commissariamento della Regione e del voto anticipato ha indotto i deputati a portare avanti la manovra finanziaria senza anima». E così dopo due sedute all’insegna dell’impasse e la battaglia sulla norma, alla fine varata, che obbliga il Fondo pensioni dei regionali a riacquisire dal fondo Fiprs 33 beni immobili che la Regione dieci anni fa aveva ceduto, l’Ars sta procedendo con l’approvazione degli articoli della finanziaria, che deve essere licenziata dall’aula entro il 30 aprile, termine ultimo dell’esercizio provvisorio. L’esame ha sancito il definitivo tramonto della maggioranza che sostiene il governo di Rosario Crocetta, ormai sempre più imbrigliata nelle logiche di partito e negli appuntamenti elettorali, a cominciare dalle amministrative di giugno. «Alla fine la manovra l’approveranno – dice Musumeci – ma solo perché non vogliono il voto anticipato, per me, e l’ho detto, era meglio chiudere questa disastrosa
stagione di Crocetta, andando tutti a casa per ridare la parola agli elettori». Intanto l’Aula ha approvato questa sera, in sede di discussione della Manovra, la norma che finanzia il Fondo per i disabili, al centro di un duello politico e mediatico. Un caso che ha visto anche l’intervento del presidente della Repubblica. In precedenza l’Aula aveva dato il via libera al contestato articolo 13 della Finanziaria – il primo dopo un giorno e mezzo di dibattito. La norma prevede la costituzione di un Fondo immobiliare all’interno del ricco Fondo pensioni che permette di liberare le risorse necessarie per garantire le coperture finanziarie. E’ dunque il fulcro della Finanziaria.
Passato anche l’articolo 22 della manovra, per il riconoscimento del debito fuori bilancio che permette il pagamento degli stipendi di Asu e Lsu per le mensilità di dicembre 2016. La stessa norma stanzia le risorse fino al 2019 e permette agli Asu di entrare nel bacino degli Lsu ed essere inseriti nel percorso di stabilizzazione. Ok anche all’articolo 23 che autorizza la Regione ad avvalersi del Ciapi di Priolo come ente in house. Salvati gli ex dipendenti degli sportelli multifunzionali, che saranno integrati nella struttura tramite procedure selettive. Al Ciapi sono state assegnate risorse per 6 milioni di euro per il 2017. Passa pure l’articolo 26 sulla pubblicità del rendiconto semplificato per il cittadino che sarà pubblicato, oltre che sui siti internet, anche sui maggiori quotidiani a diffusione regionale. Per l’iniziativa un milione di euro.
Da registrare la protesta del Cobas-Codir: “Trentasei parlamentari hanno dato il via al saccheggio del Fondo Pensioni della Regione. E’ stato compiuto un atto politicamente ignobile che tra qualche anno pagheranno tutti i dipendenti regionali ma anche i cittadini siciliani che per fare fronte alle spese correnti del bilancio 2017, volute dal ‘rivoluzionario Rosario Crocetta, dovranno pagare contributi di solidarietà (i dipendenti) o maggiori tasse regionali (tutti i cittadini) per fare fronte al pagamento delle pensioni”. Il maggiore sindacato del pubblico impiego regionale, annuncia che “darà battaglia in tutte le sedi giudiziarie per arginare questo gravissimo attentato alla stabilità finanziaria del Fondo Pensioni”.

Mario  Giannini 

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