Forestali in attesa della ripresa lavorativa ma, non dimenticando i problemi del settore….

Seppur in ritardo , si sta aprendo la stagione lavorativa per i Forestali siciliani. I lavoratori 151 hanno iniziato per circa 25 giorni la stagione del 2017 e sono stati stoppati anche in virtù della scadenza della visita medica, ed adesso si sta programmando la ripresa per loro stessi per i colleghi di fascia 101. Visite mediche già preventivate almeno per le dure fasce  e visite da rifare entro il 10 Giugno assieme ai colleghi 101sti che a breve anch’essi metteranno il tassello per la nuova stagione. Hanno già messo in preventivo la visita dal 27 Maggio i lavoratori di Siracusa, e anche a Catania sono in procinto di effettuarla. Da qui pian piano si allargheranno le maglie sino ad arrivare in tutte le restanti città per mettersi pronti attorno il15 Giugno come ripresa lavorativa per tutti. Almeno, questi sono le intenzioni del dipartimento foreste e dell’Ispettorato,ove non si tralasciano tutti i problemi in conto ai lavoratori, con tante situazione da non dimenticare, ma per alleggerire la mente non lavorativa, ci si proietta verso un’attività che tutti si augurano lunga e durativa. Il Governo su questo non è d’accordo ….(come sempre) e i lavoratori non dovrebbero abbassare la guardia su questo punto, cercando di stare sempre allerta e spingere per un qualcosa che vale la pena puntare e cioè l’aumento delle giornate.

Sapendo che arrivare alla stabilizzazione del comparto rimane un punto delicato e difficile da affrontare e parlarne…. cercare almeno di aumentare le giornate di lavoro, può essere un buon viatico di trattativa in piazza, non a parole che , e può valer la pena di lottare. I lavoratori rimangono attaccati alla graduatoria,al recepimento degli arretrati, alle qualifiche, e a tanti problemi che seppur validi non lo sono in confronto all’aumento di giornate ! Elemento importante e vitale per coloro che hanno a cuore le sorti del comparto, ma con tanti che su cullano sugli allori e che lottano da dietro le scrivanie o in piazza, con lamentele sui ritardi degli stipendi o sull’attività lavorativa, no essendo presenti quando vengono chiamati in causa.

Pur sapendo già, che i fondi stanziati non bastano al completamento delle giornate, si deve riflettere su cosa si vuole fare del settore forestale. Un settore che non può andare avanti a singhiozzo e senza criterio di programmazione, con cambi di poltrona che portano solo a perdite di tempo, e non accettando il fatto che tante famiglie non rientrano nella categoria degli stabilizzati , come nessuno parla a partire dalla Madìa…. per arrivare a Faraone. Situazioni che rientrano in quei piani da ridiscutere e non abbandonare, mettendo in atto che i forestali hanno più diritto di altri..!

Antonio David    

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