Corte dei Conti/ Condannata in Appello ex dirigente regionale

La sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti per la Regione siciliana ha condannato Anna Rosa Corsello a pagare alla Regione Sicilia la somma di 163.730,33 euro. La sentenza è stata emessa dal presidente Giovanni Coppola, relatore il consigliere Tommaso Brancato. La Corte dei Conti d’Appello ha ritenuto Anna Rosa Corsello, già dirigente generale della Regione Sicilia, nominata liquidatrice della Multiservizi spa e di Biosphera spa, responsabile del danno arrecato alla regione per avere liquidato e pagato a se stessa la somma di denaro per i compensi di liquidatrice delle due società. Il Collegio ha respinto sia l’appello principale della Corsello che quello incidentale della Procura della Corte dei Conti e, confermando la sentenza di primo grado, ha condannato l’ex dirigente generale della Regione “per avere violato, a proprio beneficio, il principio della onnicomprensività della retribuzione dei Dirigenti pubblici che non possono cumulare la propria retribuzione con ulteriori compensi provenienti da altri incarichi, nonchè autorizzati”. (ITALPRESS).La sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti per la Regione siciliana ha condannato Anna Rosa Corsello a pagare alla Regione Sicilia la somma di 163.730,33 euro. La sentenza è stata emessa dal presidente Giovanni Coppola, relatore il consigliere Tommaso Brancato. La Corte dei Conti d’Appello ha ritenuto Anna Rosa Corsello, già dirigente generale della Regione Sicilia, nominata liquidatrice della Multiservizi spa e di Biosphera spa, responsabile del danno arrecato alla regione per avere liquidato e pagato a se stessa la somma di denaro per i compensi di liquidatrice delle due società. Il Collegio ha respinto sia l’appello principale della Corsello che quello incidentale della Procura della Corte dei Conti e, confermando la sentenza di primo grado, ha condannato l’ex dirigente generale della Regione “per avere violato, a proprio beneficio, il principio della onnicomprensività della retribuzione dei Dirigenti pubblici che non possono cumulare la propria retribuzione con ulteriori compensi provenienti da altri incarichi, nonchè autorizzati”.

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