La LUTE ricorda l’assedio di Milazzo del 1718-19

Ricorre l’anno prossimo il tricentenario del lungo assedio di Milazzo da parte delle truppe spagnole, che causò gravissimi danni alla città e determinò la successiva ricostruzione che diede ad essa il volto architettonico che, nella sua zona storica, in parte mantiene ancora.

Perduti i possedimenti italiani con la pace di Utrecht, la Spagna di Filippo V e Alberoni tentò di riguadagnare il rango di grande potenza mediterranea con la riconquista della Sicilia, in cui ebbero un ruolo centrale gli eventi che si svolsero a Milazzo e intorno ad essa. Dall’estate del 1718 al 1719 si fronteggiarono, “in difesa” di Milazzo, truppe prima piemontesi e poi asburgiche, e, all’attacco di essa, truppe spagnole, con effetti devastanti per la città e i suoi abitanti, i suoi edifici civili e religiosi e suoi interi quartieri, la sua economia e quella della Piana.

La Lute ricorderà questa complessa e importante vicenda con un corso di dodici lezioni, che si propone di ricostruire le vicende belliche, con particolare riferimento ai luoghi, e di illustrare le distruzioni e la successiva ricostruzione della città.

Dopo due lezioni introduttive di Bartolo Cannistrà sul tramonto della Spagna come grande potenza e sul tentativo di riconquista della Sicilia, e di Giuseppe Pandolfo sugli aspetti politici, economici e militari della Comarca di Milazzo nella Sicilia di Vittorio Amedeo, Girolamo Fuduli ricostruirà, nell’arco di tre incontri, le vicende dell’assedio attraverso la cartografia storica, il “Diario” di Domenico Barca e altre testimonianze letterari. Pandolfo traccerà un confronto fra gli eserciti degli assediati e degli assedianti (piemontesi, austriaci e spagnoli) e fra la piazzaforte di Milazzo e le altre fortezze di Sicilia. Cono Terranova descriverà lo stato della città alla vigilia dell’assedio e poi durante l’assedio, delineando una topografia delle distruzioni. Concluderanno il ciclo tre lezioni di Elvira D’Amico che traccerà una mappatura della città primo-settecentesca, descrivendo le case milazzesi dopo l’assedio spagnolo, illustrerà la ricostruzione settecentesca, e si soffermerà, in particolare, su un caso emblematico di rifondazione urbana: la realizzazione della fontana del Mela.

Per rendere partecipe tutta la popolazione, e in particolare il mondo della scuola, la Lute, oltre a questo ciclo di lezioni, organizzerà anche altre iniziative, In particolare, nella ricorrenza della battaglia del 15 ottobre 1718 allestirà -in collaborazione con la Società milazzese di storia patria- una Mostra. Inoltre, avuto l’assenso del Comune, apporrà delle targhe che segnalino i luoghi dove nelle mura urbiche si aprivano le porte della città bassa e di quella alta, di cui oggi resta solo il nome nella memoria dei milazzesi più vecchi.

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