Disservizi nella consegna della corrispondenza, aperta indagine a Messina

Poste Italiane ha deciso di avviare dei procedimenti disciplinari per i sette impiegati indagati nell’indagine sul mancato recapito di posta soprattutto durante i mesi estivi e sui presunti casi di mal funzionante del Centro di smistamento di via Olimpia. Alcuni ispettori sono stati inviati per accertare le irregolarità denunciate da più residenti che hanno portato la procura ad aprire un fascicolo è una relativa indagine. Se il disservizio venisse confermato per i dipendenti potrebbe scattare anche il licenziamento per giusta causa.

Il sostituto procuratore Antonio Carchietti ha aperto un fascicolo, con l’obiettivo di chiarire eventuali fattispecie criminose accompagnate da responsabilità. E ha chiesto una proroga di indagini, altri sei mesi, iscrivendo in un primo momento quattro persone nel registro degli indagati e successivamente altri tre, ai quali si contestano le ipotesi di reato: Truffa, Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commessa da persona addetta al servizio delle poste e Falso del pubblico ufficiale in atti pubblici. Si tratta di alcuni dipendenti in forza al centro di smistamento di via Olimpia. Qui i messinesi si recavano per recuperate raccomandate non consegnate dai portalettere. La Procura ritiene che molta posta non veniva recapitata o, addirittura, distrutta, per smaltire un enorme carico di lavoro che l’azienda imponeva ai dipendenti.

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