Nasce in Sicilia il progetto di Alta Formazione in Medicina Antroposofica

Nasce in Sicilia il progetto di Alta Formazione in Medicina Antroposofica. Un’iniziativa di grande valore che darà l’opportunità a migliaia di medici, veterinari, odontoiatri e farmacisti, nonché studenti universitari, di allargare i propri orizzonti diagnostici nel verso di una maggiore umanizzazione della medicina e dei suoi campi di applicazione.
Il progetto avviato dal Gruppo Medico Antroposofico Siciliano, e coordinato dalla Società Benefit Rinascita 18, insieme al dottor Carmelo Samonà e al dottor Riccardo Nocifora, membri fondatori del Gruppo Medico Antroposofico Siciliano, partirà il 18 e il 19 maggio e si svolgerà tra le sedi di Palermo e Venetico Superiore (Me), con il coinvolgimento dei maggiori esperti di Medicina Antroposofica e delle Arti Terapeutiche, italiani e internazionali, della SIMA (Società Italiana Medicina Antroposofica), e di ARESMA (Associazione di ricerche e studi per la medicina antroposofica).
Soddisfatti il dottor Carmelo Samonà, Scienziato e Medico Antroposofico di fama internazionale, e il dottor Riccardo Nocifora, che ha curato i Rapporti Amministrativi ed Istituzionali per il riconoscimento della Medicina Antroposofica nella Regione Siciliana ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 07.02.2013 con decreto n° 983 del 30-05-2018.
“La Medicina Antroposofica – afferma il dottor Samonà – vuole porsi come un ampliamento dell’arte medica. Si tratta dunque non tanto di contrapporre alla pratica della medicina tradizionale una alternativa, quanto piuttosto di integrare questa pratica con una strategia terapeutica più vasta e articolata.

Questo ampliamento – continua – si riferisce innanzitutto al metodo. Il metodo di indagine analitico-sperimentale che sta alla base dell’indagine della realtà della medicina convenzionale viene integrato con un metodo che potremmo denominare fenomenologico – osservativo. Questo metodo si caratterizza per il fatto di porre alla base dell’indagine della realtà l’osservazione: si basa dunque sul primato dell’osservazione. Mentre Il metodo analitico-sperimentale comporta un intervento sull’oggetto che viene disgregato sino ad essere ridotto in parti semplici, il metodo fenomenologico-osservativo assume l’oggetto immediatamente senza intervenire su di esso, senza intaccarne la coesione”.
La presentazione del progetto si è già tenuta a Palermo, ma si terrà presto anche a Milazzo.

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