Milazzo, al via la verifica del patrimonio immobiliare

Il Comune ha avviato una verifica del patrimonio immobiliare anche per avere contezza di costi e ricavi e verificare anche se i privati stanno pagando il dovuto e soprattutto se sono in regola con i canoni. Anche questa procedura rientra tra gli adempimenti finalizzati a definire gli strumenti finanziari. A leggere le carte, le entrate in questo settore appaiono comunque davvero irrisorie per il bilancio municipale. Al momento il miglior “inquilino” per il Comune risulta essere sempre il ministero degli Interni che paga per l’affitto della caserma dei vigili del fuoco di via Acqueviole 66 mila euro all’anno. Il Commissariato di polizia spende, invece, per la locazione degli uffici di via Crispi, 9 mila euro circa dei quali 3424 per l’autorimessa e 6.058 per la caserma. Per un altro edificio che ospita un’avviata attività commerciale in Piano Baele, si incassa un canone annuo di 15.493,71 euro. La metà rispetto ad altri commercianti della zona che arrivano a pagare ai privati fino a 30 mila euro.
Queste invece le “voci” in uscita: Sezione circoscrizionale per l’impiego e il collocamento: 24.017 euro annui da ripartire con altri Comuni del comprensorio; 1.549 euro l’anno sono destinati all’affitto di locali della Confraternita Maria della Pietà di piazza del Carmine. C’è poi la questione dei locali adiacenti al Santuario di San Francesco di Paola che sono stati lasciati liberi dall’Istituto e che appartengono al Comune. La struttura è stata inserita tra i beni da vendere per risanare le casse comunali, ma va sottolineato che ancora oggi l’ex scuola rimane nella disponibilità della Provincia, in quanto all’interno vi sono suppellettili scolastiche dell’Istituto d’arte che non sono mai state ritirate. Una volta completato questo accertamento scatterà la ricognizione generale del patrimonio immobiliare anche per decidere il da farsi. Anche se vendere non è semplice.

Giampaolo Petrungaro

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