Traffico internazionale di sostanze stupefacenti, mega operazione della Guardia di Finanza

Il prossimo 1° dicembre, alle ore 12.00, si terrà, presso il Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza di Palermo (in via Cavour, 2), una conferenza stampa indetta dall’Ufficio Europeo di Polizia (Europol), con la partecipazione di Autorità di Polizia e/o Organismi di Cooperazione nazionali e stranieri. In particolare, saranno presenti per: – l’Italia: il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo e il Comando Operativo Aeronavale, quali Forze di Polizia Giudiziaria operanti, il II Reparto “Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionali” del Comando Generale del Corpo e la D.C.S.A. (Direzione Centrale Servizi Antidroga); – la Francia: l’O.C.T.R.I.S. (Office Central pour la Répression du Trafic Illicite des Stupéfiants); – la Spagna: la Guardia Civil; – la Grecia: la Guardia Costiera; – il Marocco: la Gendarmerie Royale. In tale ambito, sarà illustrato un innovativo percorso operativo sviluppato, negli ultimi 2 anni, in quella che può essere definita una moderna operazione di polizia internazionale (denominata “Rose of the winds”) finalizzata al contrasto del traffico internazionale di stupefacenti nel Mediterraneo. In sintesi, si tratta di un’azione corale che, nel tempo, ha delineato compiutamente la rotta del traffico di hashish nel Mediterraneo, dal Maghreb verso il Vicino Oriente, fino ai Balcani ed al resto dell’Europa, consentendo di maturare rilevantissimi risultati: gli interventi assicurati dai vari Paesi coinvolti hanno propiziato il controllo, con esito positivo, di una trentina Guardia di Finanza di natanti, l’arresto di oltre 200 persone in flagranza di reato ed il sequestro di circa 400.000 kg. di hashish e 500 kg. di cocaina. Da ultimo, l’operazione si è ulteriormente arricchita di importanti eventi e circostanze che saranno dettagliatamente illustrate nella conferenza stampa. Sarà quella l’occasione per rimarcare la lungimiranza di una collaborazione senza frontiere, sviluppatasi, nel corso degli anni, ormai in un tavolo permanente di coordinamento, che rappresenta un modello di lavoro per il futuro contrasto di uno dei fenomeni illegali globali più pericolosi per la comunità internazionale, tanto più perché intimamente collegato agli altri interessi della criminalità organizzata.

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