“Restiamo sorpresi e spiazzati dal provvedimento dell’Amministrazione comunale che estende fino a gennaio la pedonalizzazione di via Ruggero Settimo”, lo afferma la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio che proprio questa mattina aveva inviato una lettera al sindaco Leoluca Orlando e all’assessore alle Attività produttive Giovanna Marano proprio per chiedere la sospensione della sperimentazione.
“La sperimentazione era stata fatta per fare una verifica preventiva prima dell’inizio degli acquisti natalizi – aggiunge Patrizia Di Dio – in modo da evitare ulteriori danni al commercio in città. Apprendiamo di questo provvedimento che è stato preso senza averci consultato, sebbene sia noi che il Comune siamo in possesso del questionario di gradimento che è stato somministrato ai commercianti di via Ruggero Settimo e strade limitrofe, i quali hanno risposto in maggioranza assoluta che la pedonalizzazione non è gradita per niente, in quanto in questo periodo hanno visto calare vertiginosamente i loro affari”, aggiunge Patrizia Di Dio.
“Via Ruggero Settimo non è una promenade ma è la via commerciale più importante della città, soprattutto in questo periodo ai commercianti interessa più vendere che stare a guardare gente che passeggia e poco interessata agli acquisti. Credo che l’Amministrazione comunale prima di partorire certe decisioni così delicate avrebbe dovuto quanto meno dovuto tenere conto del nostro parere che ha pure richiesto con il famoso sondaggio. Non si chiede un sondaggio per seguirmo solo se in linea con le proprie intenzioni. Non tenere in alcun conto degli interessi dei commercianti che operano in quell’area è un atto grave”.
Ecco il testo integrale della lettera inviata al sindaco Leoluca Orlando e all’assessore alle Attività Produttive Giovanna Marano.
“Con la presente, a seguito della sperimentazione da noi proposta e condivisa dall’Amministrazione Comunale relativamente alla chiusura al traffico veicolare della via R.Settimo il sabato dalle ore 15 alle ore 24, per i mesi di ottobre e di novembre, segnaliamo che la quasi totalità degli operatori economici le cui attività insistono tanto nella via R. Settimo quanto nelle zone limitrofe, hanno manifestato la volontà di non proseguire la suddetta sperimentazione anche per il mese di dicembre.
Le motivazioni che hanno indotto ad una complessiva insoddisfazione degli operatori economici rispetto ai risultati prodotti dall’ordinanza in questione, sono molteplici. In particolare si evidenzia quanto segue.
La chiusura al traffico veicolare nel giorno del sabato ha peggiorato notevolmente la viabilità nelle strade limitrofe e di accesso alle vie del centro. In alcuni casi e soprattutto nelle fasce orarie “di punta” si è potuta registrare una vera e propria paralisi veicolare nella zona perimetrale e riteniamo, un consequenziale incremento dello smog.
Questa difficoltà incide significativamente sulla possibilità di accedere agevolmente alle vie centrali anche nel caso in cui il cittadino decida di utilizzare i mezzi pubblici che risultano carenti e la cui frequenza in ogni caso è rallentata dalla scarsa percorribilità complessiva che si registra nella zona. A detrimento di una fluida ed accettabile viabilità, concorre anche la massiccia presenza di cantieri di lavori pubblici nelle aree limitrofe ed in particolare in quella di Piazza Castelnuovo e via E. Amari che, come è noto e come da noi stessi più volte segnalato a questa Amministrazione, sta rovinosamente incidendo non solo sulla viabilità cittadina, ma anche sul volume degli affari degli operatori economici.
A questo proposito è bene evidenziare che nonostante il flusso pedonale nell’asse interdetto appaia aumentato, il target degli utenti in transito non risulta interessato all’offerta proposta dagli esercizi commerciali dell’area e quindi, non orientato agli acquisti; ne deriva che di fatto gli operatori economici hanno potuto constatare, in antitesi con una delle ratio dell’ordinanza comunale, un calo notevole nel volume degli affari.
Purtroppo è di tutta evidenza, sia per gli operatori economici quanto per i cittadini, che il sabato pomeriggio sia il momento culminante della settimana nella quale si registra un flusso pedonale caratterizzato da una notevole presenza di adolescenti certamente non inclini agli acquisti, quanto piuttosto alla loro aggregazione. A ciò si aggiunga che l’Amministrazione non è riuscita a garantire pienamente un livello apprezzabile di salvaguardia da abusivismo e degrado, in favore del necessario decoro, rispetto della legalità e di sostenibilità, che sono a nostro avviso, condizioni imprescindibili per la buona riuscita di qualsivoglia iniziativa che abbia ad oggetto la chiusura al traffico veicolare soprattutto in una zona commerciale che è considerata la più prestigiosa della città e nella quale l’immagine non può rischiare di essere compromessa.
Appare peraltro evidente che con l’avvicinarsi del periodo natalizio le aspettative degli imprenditori circa il volume degli affari siano comprensibilmente e legittimamente elevate e riteniamo che per le ragioni sopra esposte non sia ipotizzabile poter continuare la sperimentazione anche nel mese di dicembre.
Abbiamo certamente proposto sin dall’inizio e con nota dello scorso 20 ottobre la sperimentazione avviata in via Ruggero Settimo, rendendoci altresì disponibili a verificare fattivamente i possibili benefici per gli operatori economici in termini di affari, aderendo e apprezzando senz’altro il sondaggio predisposto dall’Amministrazione per verificare “sul campo” le opinioni degli operatori economici.
Tuttavia anche sotto il citato ultimo profilo, appare evidente che i risultati in rilievo dall’ultimo sondaggio mostrano una insoddisfazione degli operatori economici circa i benefici ottenuti dalla chiusura al traffico veicolare e quindi una generale disapprovazione circa la possibile proroga dell’ordinanza per i mesi successivi.
Pertanto sulla base delle motivazioni sopra esposte chiediamo di considerare conclusa la sperimentazione di che trattasi, in conformità al termine di scadenza del periodo previsto e mutuato nella stessa ordinanza, ai risultati emersi dal sondaggio e agli interessi economici delle attività commerciali che non possono certamente essere disattesi”.