Una storia a lieto fine quella che si è appena conclusa in questi giorni, una signora di 59 anni che per nove mesi ha vissuto all’interno dell’aeroporto di Palermo. Ricordiamo che la signora separata dal marito e percependo dal coniuge un minimo sussidio economico non riusciva nemmeno a pagare il semplice affitto, lasciata sul lastrico e abbandonata dalla famiglia,non avendo dove vivere e trascorrere le giornate, aveva deciso di vivere in un luogo più sicuro e più agiato della strada, trovando nella sala d’attesa del Falcone-Borsellino, un tetto e un minimo d’igiene con il bagno accanto. Notti insonne, quindi con poche ore di tranquillità visto il posto, e tempo trascorso tra la gente che ignara dal problema non percepiva nessuna situazione di disagio, così come gli stessi addetti in aeroporto che giornalmente presenti, pensavano ad una normale passeggera in attesa di un volo.
Passando il tempo la situazione entrava nel sospetto e da qui appena scoperta , Polizia,addetti e servizi sociali si sono messi attivati portando la donna in una casa famiglia vicino l’aeroporto trovando quindi una serenità, una situazione igienica diversa che si è conclusa, nel frattempo con la sensibilità umana di una donna palermitana che l’ha accolta nella sua casa, aprendo le porte del suo appartamento, offrendo una stanza, un letto e una tv , e un lavoro di governante all’interno della stessa, quindi anche uno stipendio per cercare di ripartire e mettere da parte un minimo retributivo, cercando di dimenticare una parte della sua vita e ripartire nel migliore dei modi. Gabriella contenta della nuova sistemazione, ringrazia a cuore aperto tutti coloro che si sono premurati al suo disagio, disagio che purtroppo vive nella società contemporanea dove in tanti e su tanti, si ignora una probabile e simile situazione d’apparenza.
Antonio David