Lo spettacolare “AL CAVALLINO BIANCO” della Compagnia Italiana di Operette entusiasma il pubblico del Teatro del Mela

Con uno spettacolo brillante e frizzante, Domenica scorsa la Compagnia Italiana di Operette ha letteralmente conquistato il pubblico di Pace del Mela. Un classico dell’operetta – “Al Cavallino Bianco”: musiche di Ralph Benatzky e Robert Stolz, libretto di H. Muller, E. Charrell, R. Gilbert, prima esecuzione 8 novembre 1930 al “Großes Schauspielhaus” di Berlino – ben conosciuto dagli appassionati del genere, è stato proposto in un allestimento originale e coinvolgente, curato dal regista e coreografo Gianfranco Vergoni, celebre nome del mondo del musical.

 

Il divertente gioco dell’equivoco amoroso si ripete e alterna tra i caratteristici personaggi dell’hotel “Al Cavallino Bianco”: la burbera proprietaria Gioseffa, vedova diffidente interpretata da un’esuberante Irene Geninatti Chiolero, maltratta Leopoldo, primo cameriere innamorato di lei – un eccelso Victor Carlo Vitale, primo attore e motore trainante della Compagnia – per poi cadere tra le sue braccia e sceglierlo come marito; Ottilia, la bravissima Giulia Mattarucco, figlia del ricco industriale Zanetto – un esilaranteClaudio Pinto – si lascia conquistare dall’Avvocato Bellati, il giovane ed elegante Simone Pavesio, disprezzato però sia dal padre, in quanto difende il Sig. Cogoli con cui si trova in causa, sia da Leopoldo che lo teme come rivale d’amore; Sigismondo (il cui estroso carattere è ben delineato da Riccardo Sarti), figlio di quel Cogoli con cui Zanetto è in causa, finisce per innamorarsi della deliziosa Claretta – figlia del villeggiante Prof. Hinzelmann (il ballerino attore Mattia Rosellini) con simpatici difetti di insicurezza – interpretata dalla talentuosa Silvia Santoro, prima attrice della Compagnia. Tra gli altri personaggi, il tenore Massimiliano Costantino in qualità di Arciduca, il giovane Riccardo Ciabò nei panni del cameriere faccendiere e spalla di Leopoldo; Nicola Vivaldi nelle vesti di guida canterina di turisti schiacciati su un immaginario pullman.

 

Una trama fitta e intrecciata, dipanata in modo magistrale da un cast artistico e tecnico di notevole qualità e professionalità. Cantanti attori e ballerini, muovendosi insieme in un’unica danza leggera e sognante, dipingono il paesaggio di questa celebre operetta, trasportando il pubblico altrove, tra confortevoli musiche già ascoltate e la bucolica ambientazione sul lago di S. Wolfgang in Austria.

 

Nuovo, vivace e sorprendente il ritmo dell’intero spettacolo, una cifra certamente voluta che conferisce colore, allegria e leggerezza, rendendolo perfettamente fruibile ad un pubblico di tutte le età.

 

 

Il messaggio della Compagnia arriva forte e chiaro: l’operetta non è certo demodé! Dopo 63 anni di attività tra i teatri di tutta Italia, oggi la Compagnia – guidata dalla storica presenza di Claudio Corucci (che prosegue da anni il lavoro del padre Sergio, fondatore della prima formazione negli anni 50) e dal M° Maurizio Bogliolo che ne cura la Direzione Musicale, con i due primi attori Vitale e Santoro e le talentuose nuove leve, oltre alla collaborazione di vari professionisti – dà il via ad una nuova frontiera: l’operetta come spettacolo musicale tout court, che pur conservando quella cifra tradizionale che la rende unica, è capace di regalare coinvolgimento ed emozioni accessibili a tutti.

 

E il 21 Febbraio al Teatro del Mela arriva Stefano Accorsi in “Giocando con l’Orlando”, adattamento teatrale liberamente tratto dall’”Orlando Furioso” di Ariosto, per la regia di Marco Baliani. www.teatrodelmela.it

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