Lettere/ Carenza di personale medico e paramedico presso il Presidio Ospedaliero di Milazzo.

Le recenti vicende avvenute presso l’ospedale di Milazzo nei giorni scorsi e che hanno visto coinvolta un’infermiera del reparto di Cardiologia la quale dopo 17 ore di servizio ininterrotto ha accusato un malore che l’ha costretta a ricorrere alle cure del locale pronto soccorso, riaccendono inevitabilmente i riflettori sull’ormai annosa questione della carenza di personale medico e paramedico presso il nosocomio mamertino.

Una vicenda – quella dell’infermiera operante presso l’Unità di Cardiologia – che rappresenta tuttavia solo la punta dell’iceberg di una situazione ben più diffusa all’interno del “Fogliani” e che si aggrava giorno dopo giorno nel totale disinteresse della deputazione regionale e soprattutto della giunta Crocetta, troppo impegnata per il momento a distribuire posti di sottogoverno.

Come già sottolineato dal Sottoscritto in diverse occasioni, anche con atti formali sottoposti all’attenzione del Consiglio Comunale, le carenze di personale medico e paramedico riguardano infatti non solo l’unità di Cardiologia ma diversi altri reparti, quali quelli di Radiologia, di Chirurgia, nonché di Anestesia e Rianimazione, dove i medici vengono di volta in volta utilizzati mediante ordini di servizio indistintamente nei vari presidi rientranti nell’ambito dei c.d. ospedali riuniti.

Ed ancora, carenze di personale si riscontrano anche nei reparti di Medicina, Nefrologia e Dialisi,  presso il servizio di Laboratorio Analisi, oltre che presso il locale Pronto Soccorso dove l’inadeguato numero di personale medico e paramedico a disposizione costringe i pazienti ormai da tempo a lunghissime attese.

A ciò va aggiunta anche la paradossale situazione dell’ambulatorio di oncologia medica – fondamentale in una zona come la Valle del Mela nel cui territorio risiedono numerosi soggetti affetti da patologie tumorali – ove a causa della carenza di personale dedicato i tempi di attesa per una visita si attestano vergognosamente intorno ai 200 giorni.

Le superiori criticità evidenziano dunque o meglio confermano, come più volte denunciato in Consiglio Comunale, il fallimento dell’attuale modello degli ospedali riuniti, caratterizzato dalla presenza presso i nosocomi di Milazzo e Barcellona di doppioni di reparti – quali medicina, chirurgia, radiologia, pronto soccorso, oltre al servizio di laboratorio analisi – che, lungi dal garantire migliori servizi, non hanno fatto altro che determinare sacche di inefficienza, oltre che concreti rischi per la salute dei pazienti e la sicurezza degli operatori costretti ad operare in condizioni a dir poco proibitive.

Per questi motivi ritengo indispensabile che il Consiglio comunale e l’Amministrazione, fin qui inerte sul punto, riaccendano i riflettori su una vicenda caduta negli ultimi tempi nel dimenticatoio, con la convocazione di un consiglio ad hoc alla presenza dei sindacati di settore e della direzione generale dell’ASP e la richiesta di un’urgente audizione sul tema di una delegazione di Sindaci e Consiglieri comunali del Distretto Socio–Sanitario D27 di Milazzo presso la Commissione Sanità dell’Ars.

Simone Magistri
Consigliere Comunale
Milazzo

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