Si “allarga e stringe” la maglia della legge 104

Si fa sempre più intrigante la questione dei permessi della legge 104, dove in ambito nazionale e non solo , ci si approfitta oltre il limite di ogni ragione. In Sicilia i dipendenti delle amministrazioni non sono da meno e le “combinazioni” per usufruire di permessi vengono studiate per bene e una circolare della dirigente generale Luciana Giammanco aveva stabilito nei mesi scorsi che gli impiegati potevano assentarsi e ricevere ugualmente la retribuzione per 2 ore al giorno o al massimo per 3 giorni al mese, rispettando sempre il tetto delle 18 ore mensili. Questa interpretazione secondo la Giammanco è frutto di una serie di norme regionali che rendono differente la fruizione dei permessi in Sicilia rispetto al resto d’Italia.

 

Medie che variano a secondo il settore di competenza , ma che si distinguono a varie situazioni che alla fine trovano un punto comune di aumento rispetto agli anni passati. Parliamo dalle medie di 1 su 6 per quanto riguarda i dipendenti regionali e uno su dieci per i regionali, confermando i casi gravi al 2016, di circa 2500 beneficiari, mentre per quanto riguarda invece i giorni di permesso richiesti al 31 dicembre 2015 alla Regione siciliana sono stati in tutto poco più di 57 mila contro i 52 mila del 2013, con un aumento del 10 per cento nell’arco di due anni.

 

Paese che vai usanze che trovi possiamo dire, ma una maglia che si allarga e stringe anche al modo di impartire la disciplina e il modo di concepire l’aspetto, con un sistema che varia a secondo il tipo di amministrazione, ma a cui tutti dovrebbero mettere in atto il senso umano del vantaggio a cui si può beneficiare. Seppur nei piccoli comuni l’aspetto può essere regolato e gestito diversamente in quanto ci si conosce, nelle città l’aspetto viene regolato e gestito in base all’so che se ne può fare , con controlli che dovrebbero essere più selettivi e gestiti dettagliatamente per migliorare in primis la gestione degli uffici e poi pensare all’assistenza che ogni singolo può e deve dare a colui che assiste. In ogni modo non manca l’uso improprio ed esagerato di tanti che non si rendono conto anche di coloro che ne potrebbero aver bisogno, ma impossibilitati a farlo, quindi rimane cardine l’aspetto  singolo e significativo del principio di base a cui tutti dovrebbero ispirarsi.

Antonio David

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