Patti/ Va in scena “VINA FAUSA in morte di Attilio Manca”

Andrà in scena domenica 7 maggio 2017, al teatro comunale Joppolo di Patti alle ore 21.15, “VINA FAUSA in morte di Attilio Manca”. Uno spettacolo teatrale che ripercorre alcuni momenti della vita del giovane medico urologo messinese, morto l’11 febbraio del 2004 in circostanze poco chiare.

Una rappresentazione teatrale è un evento in cui si fanno rivivere pezzi di vita. È l’opportunità di raccontare una determinata verità, grazie all’interpretazione di attori, attraverso i gesti, le parole, o il canto. Questo vuole essere Vina Fausa, non una semplice vicenda da raccontare, ma un insieme di indizi che indagano e fanno indagare la verità. Quella verità sotto gli occhi di tutti ma sconfessata. Una verità che grida giustizia.

Attilio Manca era un medico brillante. A soli 34 anni è stato trovato morto nella sua casa di Viterbo, dove viveva e lavorava presso l’ospedale Belcolle. Fu trovato riverso sul letto, con due buchi nel braccio sinistro, motivo per cui si parlò di overdose. Ma troppe cose non erano chiare, troppe coincidenze, troppi sospetti. La famiglia non si rassegna, non accetta e contesta quella ricostruzione: Attilio era mancino, come avrebbe potuto bucarsi il braccio sinistro e non quello destro? Ad oggi solo tredici lunghi anni di indagini e sentenze, l’ultima il 29 marzo scorso, quando il Tribunale di Viterbo ha condannato a 5 anni e quattro mesi di carcere, la donna accusata di aver ceduto la dose letale di eroina. Ma la morte per overdose la mamma, il papà e il fratello di Attilio non l’hanno mai accettata. Come ha ribadito qualche settimana fa su Rai2, nell’intervista di Giancarlo Magalli ai Fatti Vostri, la mamma Angela Manca <<Mio figlio ucciso per aver visitato il boss della mafia Provenzano. È stato ucciso dopo aver operato o assistito all’intervento alla prostata di Provenzano>>.

È uno dei casi di cronaca d’Italia dell’ultimo ventennio avvolti dal mistero. E dal tentativo di voler rappresentare questo mistero nasce l’idea di Vina Fausa. Spettacolo teatrale di Simone Corso e Francesco Natoli con la regia di Michelangelo Maria Zanghì, Compagnia teatrale Santina Porcino.

Debora Luccese

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