Non è neanche passato un anno dagli incendi che hanno danneggiato il comprensorio di Cefalù e parte dei Nebrodi in provincia di Messina, tra cui Capri Leone, Capo d’Orlando e Sant’Agata di Militello. Sui siti specializzati si legge che nelle giornate di giorno 11 e 12 maggio potremmo avere le stesse condizioni verificatesi il 16 giugno scorso, con temperature sopra i 30 gradi e vento di libeccio con refoli di 35/40 nodi circa 70-80 km/h e sabbia del Sahara. L’appello per alzare l’attenzione sull’argomento arriva dal mondo giovanile, per bocca dell’esponente di Forza Italia Federico Raineri, coordinatore provinciale dei giovani azzurri.
“Vorremmo sapere che misure sono state prese, in termini di prevenzione e cautele, in merito ai seri rischi di danni da incendi in Sicilia soprattutto sul versante tirrenico esposto a questo tipo di venti e con una vegetazione che è particolarmente sensibile al replicarsi di simili eventi. Sulle autostrade e nelle strade provinciali non si interviene da mesi per la scerbatura. Le nostre sedi locali di Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dello stesso Corpo Forestale – laddove non decimate dalla spending review – non sono preparate a sufficienza a causa dei tagli che di anno in anno decurtano le risorse per i mezzi pesanti. Temiamo si possano replicare le terribili sciagure che hanno colpito imprenditori e cittadini. Chiediamo quindi al Governo Regionale e alle autorità competenti di prendere in seria considerazione il nostro appello al fine di prepararsi a questo tipo di scenari e farsi trovare pronti qualora – speriamo di no – qualche incendio parta vicino case e strutture del nostro territorio.”