Nel tardo pomeriggio di giovedì scorso sono giunti nel Molo Marullo, nel locale recentemente concesso in comodato alla Società Milazzese di Storia Patria, la lancia da diporto e gli arnesi da pesca coi quali Luigi Rizzo andava a pesca lungo le coste di Capo Milazzo. Ad attendere i reperti, alla presenza della figlia dell’Eroe Maria Guglielmina Rizzo, un partecipato corteo di scuole, istituzioni ed associazioni culturali e marinare, ognuna col proprio stendardo. «Si è trattato di un modesto e simbolico bentornato all’Eroe nel Porto della sua Milazzo», ha affermato Damiano Maisano, intervenuto nella duplice veste di assessore comunale e di presidente dell’associazione dei pescatori “Nino Salmeri” di Vaccarella.
L’evento trae origine dall’esposizione in corso di allestimento da parte dell’Amministrazione comunale e dell’ITET “Leonardo da Vinci”, col contributo logistico del Museo Etnoantropologico e Naturalistico “Domenico Ryolo” e della stessa Società Milazzese di Storia Patria, coadiuvata dal Lions Club Milazzo presieduto dal dott. Pietro Rossello e dalla Proloco Milae. Un evento voluto dall’intera città per commemorare Luigi Rizzo nel centenario delle imprese che gli valsero due medaglie d’oro al valor militare. Ad accogliere in porto l’imbarcazione, costruita in un cantiere ligure intorno al 1933 ed intitolata alla moglie dell’Eroe (“Pina”, ossia Giuseppina Marinaz), anche gli ex comandanti della nave scuola “Vespucci” ammiragli Rizzo e Iannucci, una delegazione della Capitaneria di Porto, il cappellano del Porto don Mario Savarese e l’associazione Stella Maris di Matteo Di Flavia.
L’allestimento, che si inaugurerà ufficialmente in occasione del 10 giugno p.v., Festa della Marina Militare – in ricordo della più celebre delle imprese di Rizzo, ossia l’affondamento della corazzata austroungarica “S. Stefano” – intende promuovere e tramandare alle giovani generazioni le gesta e l’umanità dell’Eroe milazzese. E sono state proprio le scuole, tra tutte l’ITET “da Vinci” e l’Istituto Comprensivo Secondo di Milazzo, le protagoniste di questo evento improvvisato in poche ore alla radice del Molo Marullo, permettendo di arricchire con una nuova sala – come ha evidenziato la preside dell’ITET Stefania Scolaro – l’istituendo Museo del Mare di Milazzo, che grazie alla tenacia ed alla passione dei volontari del Museo “Domenico Ryolo” guidati da Massimo Tricamo sta diventando sempre più una solida realtà del panorama culturale e dell’offerta turistica cittadina.