Incendi e prevenzione in Sicilia. Molte lacune e poca realtà

Si alimentano giorno dopo giorno le polemiche sui ritardi attuativi nell’organizzazione della campagna antincendio dei Forestali siciliani, così come aumentano gli incendi in tutta la regione. Settimana da dimenticare quanto prima per tanta gente a cui l’incendio è anche arrivato dietro la porta di casa e a cui inevitabilmente le cause debbono essere date al sistema di prevenzione e manutenzione a cui la Regione non ha saputo rispondere nel migliore dei modi. Impreparati su ogni sistema organizzativo in quanto il tutto è stato programmato in attesa dei fondi della Finanziaria e, appena avuti i fondi ci si è dovuti accodare alla lunga burocrazia di appalti e sistemi di firme e carte che come sempre portano il territorio a problematiche sempre più complicate.

Pantelleria,Cefalù,Erice,Pantalica, sono alcuni dei migliori posti di terra della nostra Sicilia, a cui la forza della natura non ha voluto aspettare o evitare che , queste bellezze potessero esimersi dai roghi di questi giorni. Una macchina organizzativa che seppur si tenta di ripristinare a parole e pochi fatti, ha delle colpe che sono visibili agli occhi di tutti. Si susseguono notizie di mezzi antincendio al limite della manutenzione ordinaria, con addetti che raggiungono il loco a piedi, visto il guasto del mezzo, o mettere di tasca proprio qualche euro per ripararlo. Vien da piangere se si pensa a tutto ciò che stà accadendo, e vien da ridere se non conosce e non vive il sistema organizzativo forestale. Ma,« la rabbia sale alle stelle se si pensa,-  come afferma Antonio David, blogger del sito di ForestaliNews – alla facilità di reperire anticipatamente i fondi per organizzare l’evento del G7 a Taormina e/o trovare i soldi per i migranti , o la facilità di intervento dei Canadair a 14 mila euro l’ora….con palesi problemi per i fondi del sistema forestale in genere di prevenzione e manutenzione, compreso il pagamento degli operai che tutelano e gestiscono l’ambiente».

Barzellette che purtroppo non lo sono, e governo che al posto di organizzarsi sui tanti problemi attuali, di una terra ridotta ai minimi termini, diserta l’ARS e rimanda a tempi proibitivi per organizzare un qualcosa di positivo in un momento critico e precario dei siciliani, o si dibatte in colpe altrui, senza guardarsi la propria gobba.  Sindaci dei paesi colpiti dalla calamità che invocano aiuto da tutti i lati, con un’emergenza che è diventata quotidiana e con sistema antincendio ridotto da tutti i lati, specialmente se si opera in queste condizioni al limite della precarietà e della sopportabilità umana e mentale !

 

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