Perché in vacanza ci viene il mal di testa

In vacanza, quando dovremmo essere più rilassati, a molti capita di dover affrontare un brutto mal di testa. Un disturbo che sembra molto diffuso. Almeno secondo Gennaro Bussone, primario emerito dell’Istituto Neurologico C. Besta di Milano e presidente onorario dell’Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (Anircef). “In vacanza – ha spiegato l’esperto – cambiano i ritmi di vita: si passa in genere da uno stile di vita sedentario e in ambienti chiusi ad attività all’aria aperta che aumentano il movimento giornaliero. Anche l’equilibrio sonno-veglia viene alterato così come le abitudini alimentari, sia nei cibi che mangiamo sia negli orari e, a volte, si saltano addirittura i pasti.

I diversi tipi di mal di testa
La lista potrebbe allungarsi ancora, con molte altre cause che stravolgono la routine quotidiana e che possono quindi scatenare episodi cefalalgici, spesso di natura tensiva e occasionale”. Tuttavia, i mal di testa non sono tutti uguali. Esistono infatti diverse tipologie di mal di testa, ciascuno con una sua causa scatenante che è importante imparare a riconoscere e a distinguere, in modo da prevenirlo quando possibile e ad agire precocemente con il trattamento più adeguato.

Se lo stress è la principale causa della cefalea di tipo tensivo – come ha spiegato Bussone – esistono altri fattori che possono causare mal di testa. Cambiamenti climatici repentini, aria condizionata, posture scorrette nei lunghi viaggi possono colpire la zona del collo e delle spalle e scatenare il cosiddetto “mal di testa da cervicale”; e il fisiologico squilibrio ormonale legato al ciclo mestruale è, per le donne, causa del processo infiammatorio che provoca il “mal di testa da ciclo”. E’ consigliabile trattare ognuno di questi mal di testa con soluzioni mirate, scegliendo non solo la tipologia di farmaco più adeguata per le caratteristiche del disturbo, ma anche il dosaggio più adatto, commisurato all’intensità del dolore.

Attenti ai viaggi
“Quando si viaggia – ha detto Bussone – è bene pensare anche ai rimedi da mettere in valigia, per intervenire in caso di mal di testa e bloccare il dolore prima che diventi più intenso e disabilitante. Agire precocemente significa poter gestire il proprio disturbo attraverso l’assunzione di un farmaco a basso dosaggio, ma comunque efficace perché l’episodio cefalalgico non è ancora esploso in maniera violenta. Tra le diverse soluzioni disponibili, l’ibuprofene nel dosaggio da 200mg risponde bene proprio a questa esigenza, offrendo un buon profilo di efficacia e sicurezza e agendo in tempi rapidi per bloccare l’evolversi del disturbo. Insieme a qualche accorgimento e attenzione in più per prevenirlo, sarà più facile godere di una vacanza rilassante e senza mal di testa”. Le regole d’oro per prevenire sono: curare l’alimentazione, il sonno, la propria attività fisica e cercare di vivere il tempo libero con serenità; e poi bere tanta acqua per restare sempre ben idratati e scegliere cibi sani e nutrienti.

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