Rottamazione, riaprono i termini

Una rottamazione delle cartelle a tre  vie.  È quella che dovrebbe arrivare oggi con il via libera del Consiglio dei ministri al decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio. Oggi il governo dovrebbe dunque scoprire definitivamente le carte su quella parte di manovra destinata a correggere i conti del 2017 (su tutti, il flop della voluntary diclosure da cui si attendevano 1,6 miliardi e
ne sono entrati circa la metà e il rifinanziamento delle missioni internazionali per il secondo semestre 2017) e a garantire una parte delle coperture alla legge di bilancio per il triennio 2018-2020. Il cui disegno di legge sarà deliberato lunedì in un altro Consiglio dei ministri. Il condizionale sul decreto legge collegato resta comunque d’obbligo visto che fino a ieri sera i tecnici di Palazzo Chigi
e quelli del Mef hanno lavorato per fare quadrare i conti e valutare le misure da inserire. Un lavoro complesso e articolato, trattandosi soprattutto di quello che potrebbe essere l’ultimo treno accelerato della legislatura e dunque destinato a recuperare un lunga serie di misure ordinamentali che la legge di bilancio non potrebbe includere. Tra queste, oltre le missioni internazionali, nel
lungo elenco ci sarebbero anche le assunzioni per le forze di polizia, il fondo per le imprese al Sud, le spese connesse alle recenti calamità naturali tra cui la sospensione dei termini di versamento
di tasse e contributi per l’area di Livorno, la Croce rossa e il Bambin Gesù. Tra le norme di copertura, seppur dibattuta fino a ieri sera, è rispuntata anche l’affidamento all’ex Lottomatica della
concessione di 9 anni in scadenza dei «Grattaevinci» in grado di assicurare all’Erario 400 milioni per il 2017 e altrettanti per il 2018. Sotto esame anche l’asta delle frequenze 5G. Misure che saranno oggetto di un’attenta scrematura. Entreranno, invece, nel Dl la riapertura della rottamazione delle cartelle di Equitalia da cui si attende almeno 1,5 miliardi, il rifinanziamento
del Fondo di garanzia per le Pmi per 550 milioni e la correzione della voluntary disclosure, il cui mancato gettito sarà coperto da una buona parte dell’extragettito incassato dalla prima
edizione della rottamazione delle cartelle. Ci sarebbe poi anche la cartolarizzazione dei crediti fiscali, mentre per le altre misure sulla riapertura delle liti e la web tax la scelta sarebbe quella di attendere l’esame parlamentare. Il successo della prima edizione della definizione agevolata dei ruoli della ex Equitalia ha spinto il Governo a riaprire i termini e a estendere la nuova rottamazione
anche ai ruoli consegnati all’agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, tanto da trasformarla in una definizione a tre vie.

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