Centinaia di ricorsi sull’Ape Sociale all’INPS che attendono una risposta. Centinaia di lavoratori in attesa di poter usufruire del beneficio di legge per accedere in anticipo al trattamento pensionistico. A denunciare la vicenda che riguarda soprattutto i precari stagionali del turismo e del commercio è la Fisascat Cisl di Messina.
La vicenda riguarda in particolare modo i lavorati stagionali che hanno raggiunto i 63 anni di età e i 30 anni di contribuzione, compresi quelli figurativi.
“I ricorsi – sostiene Salvatore D’Agostino, segretario provinciale della Fisascat – vengono rigettati perché il licenziamento avviene a conclusione di un contratto a tempo determinato, rapporto che regola tutti i lavoratori stagionali dei settori Commercio, servizi e turismo”.
Una situazione di difficoltà che grava su centinaia di lavoratori in una provincia che sul turismo e sul commercio stagionale fonda gran parte della sua economia.
“Basti pensare – aggiunge il segretario regionale aggiunto della Fisascat, Pancrazio Di Leo – che nel solo comprensorio di Taormina il bacino degli stagionali è di diecimila lavoratori. È impensabile che adesso non si riconosca il contratto a termine previsto dalle nuove norme, una tipologia contrattuale che i lavoratori sono costretti ad accettare senza le garanzie occupazionali e senza gli incentivi una volta previsti dalla contrattazione”.
La Fisascat Cisl solleciterà un incontro con l’INPS di Messina per individuare una soluzione per le centinaia di lavoratori che, terminata la stagione estiva, rimarranno senza lavoro e senza prestazione pensionistica.