di Antonio David – Renzi,Berlusconi e Grillo chiuderanno la campagna elettorale delle Regionali in Sicilia e tenteranno di accaparrarsi quelle preferenze che ognuno dei loro uomini nell’isola cercano di accumulare. Campagna elettorale a colpi di dibattiti, speculazioni e intemperie che come sempre quando si arriva al culmine del voto, ognuno non bada a dire o inventarsi quel che più di inimmaginabile si possa pensare . A questo le realtà dei fatti sono anche ben visibili a chi vuol vedere e a chi vuol sentire, perchè giustamente si deve cercare di cambiare (di solito) quello che di irreparabile è stato fatto.
Decenni di mal governo per tanti elettori che aspettano un cambiamento che dovrebbe risollevare un qualcosa di inaffidabile a mano di un governo regionale che a detta di tanti, è stato il peggiore che i siciliani potessero avere. Certo, sindacare su ciò che si è fatto e ciò che doveva essere fatto, rimane nelle menti e nelle sorti di ogni elettore che a breve, ha la possibilità di esprimersi come meglio crede e magari ricredersi più in là di aver fatto o rifatto la scelta sbagliata…..come spesso accade.
Giorni frenetici e di attesa, per chi spera di avere un posto o una poltrona nei piani alti dei palazzi, ma impegnativo se deve rispettare ciò che si proclama oggi, visto che tutti hanno qualcosa da obiettare e di rivedere. Renzi nel suo percorso de “Il treno per l’Italia”non farà tappa in Sicilia, ma appoggerà Micari nel suo percorso regionale, e vista l’accoglienza riservata nel resto della penisola, rimanda la sua presenza ad una breve tappa a chiusura campagna. Musumeci, persona garbata e ben vista da una buona parte degli elettori e ambienti siciliani rimane un papabile vincitore regionale ma , il suo seguito di partiti e vecchi “uomini di politica” può penalizzare la sua vittoria, vista la brillante carriera di politico, immune da tutto ciò che alle spalle hanno gli altri candidati. Grillo, nonostante la fiducia su Cancelleri, darà la stoccata finale alla mal politica regionale di Sicilia di questi ultimi tempi, cercando di ribaltare col suo impeto e verità di fatti o meno, di mescolare le idee di cambiamento che tutti si aspettano. Aggiungiamo Fava, dalla sua pacatezza rimane l’alternativa di una sinistra che deve riprendere la sua identità e seppur non dimenticata, deve dare la scossa reale di tanta gente che vuole cambiare, e i suoi candidati sono pronti a mettersi a disposizione, ascoltando i bisogni dei siciliani nella vita quotidiana.
Il nuovo che avanza o il vecchio che deve ripartire da diversità,modernità e soprattutto da basi logiche e costruttive. Conosciamo le debolezze delle nostra terra, ma non dobbiamo dimenticare i valori di un territorio che tanti ci invidiano, con l’obbligo morale di rivedere e riconquistare quell’entusiasmo dimenticato per anni. A noi la parola……anzi la matita !