Oggi la ministra Lorenzin ha visitato il dipartimento di Oncologia del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo. Un intenso giro di reparti, accompagnati dal direttore sanitario Montalbano, con chiacchierata con pazienti e medici della struttura che hanno apprezzato e il gesto. – “Siamo felici e onorati di accogliere la ministra Lorenzin – dice il manager del Policlinico – e la ringraziamo di cuore per aver trovato, nonostante i suoi numerosi impegni, il tempo di venire a visitare la nostra struttura”. De Nicola ha sottolineato la crescita che la sanità in Sicilia ha avuto in questi ultimi anni in tema di appropriatezza, esiti, umanizzazione delle cure, anche grazie al mandato preciso che il ministero ha voluto dare alle regioni. Infine, ha ironicamente auspicato visite più frequenti perché servono da stimolo per lavorare sempre meglio e anche per poter testimoniare che non è vero che in Sicilia va tutto male ma che, al contrario, è possibile verificare personalmente la qualità del servizio sanitario regionale e l’alta professionalità e competenza di tutti i suoi operatori”.
Certo, sarebbe stato meglio e ben più accettabile la sua visita in Sicilia se avrebbe fato una capatina anche nelle strutture meno “hot” e più bisognose di visione pubblica, visto le problematiche in corso, tra cui quello della struttura di Madonna dell’alto di Petralia Sottana. “Fare questo tipo di visite è molto più utile che stare chiusa al ministero – ha affermato la ministra Lorenzin – e molte delle cose fatte in questi cinque anni sono nate da questo tipo di incontri e dalla possibilità di ascoltare, vedere, captare un’idea e capire le problematiche dei professionisti o le tematiche dei pazienti”. Ha infine sottolineato quanto sia importante e fondamentale la scelta delle persone perché “le persone sbagliate possono distruggere in un minuto tutti i progressi fatti in anni di duro lavoro”.
Peccato potremmo dire,peccato che il suo dire e il suo fare non sia stato applicato ovunque, quindi una mancata possibilità di visione per lei e il suo partito, che potevano dare una scossa diversa in vista anche delle prossime elezioni regionali. Quindi un’altra occasione persa per un problema serio come quello del nosocomio di Petralia, con i molteplici problemi del territorio che deve spostarsi per visite mediche di ortopedia, e punto nascite che rimane solo per casi in emergenza in aggiunta ai molteplici disagi extra sanitari che le Madonie affrontano quotidianamente, in totale assenza del governo regionale.
Antonio David