Oltre 5 milioni di extracomunitari regolari in Italia, fra 50 anni saranno un terzo della popolazione

I migranti regolari in Italia sono 5.047.028. Sono aumentati di appena 20.875 nel 2016 rispetto all’anno precedente, nonostante gli sbarchi e nonostante i movimenti migratori abbiano interessato quasi un milione di persone. Un dato che risente, quindi, del “gran numero di acquisizioni di cittadinanza italiana”.

Lo rileva il Dossier Statistico Immigrazione 2017, a cura di Idos – realizzato insieme al centro studi Confronti e in collaborazione con l’Unar – presentato oggi, che fissa il fenomeno migratorio al 31 dicembre 2016. Circa 3.5 milioni dei residenti stranieri sono non comunitari. La stima dei regolari nel nostro paese, per i ricercatori, è tuttavia di 5.359.000 presenze, un numero più basso degli italiani all’estero che sono 5.383.199 (secondo le anagrafi consolari), aumentati di 150 mila rispetto al 2015. Fra circa 50 anni, si stima inoltre che ci saranno 14,1 milioni di residenti stranieri e 7,6 milioni i cittadini italiani di origine straniera, nell’insieme un terzo della popolazione.

Roma è la città metropolitana con più residenti stranieri (544.956), segue Milano (446.923). Lo scorso anno, nel Lazio gli stranieri sono aumentati del 2,8%, mentre si sono ridotti dello 0,8% in Lombardia.

In Italia sono 2.470.000 le famiglie con almeno un componente straniero (in 7 casi su 10 con solo stranieri). Tra il 2007 e il 2016 la popolazione straniera residente è aumentata di 2.023.317 unità; 262.929 nel 2016. Il maggior numero dei visti è stato rilasciato per motivi familiari (49.013), per studio (44.114), lavoro subordinato (17.611), motivi religiosi (4.066), adozioni (1.640).

Intanto, gli arrivi in Italia via mare sono passati dai 153.842 del 2015 ai 181.436 del 2016 (+17,9%) e le richieste di asilo, secondo Eurostat, da 84.085 a 122.960 (+46,2%).

L’Italia si colloca a livello mondiale subito dopo la Germania, gli Usa, la Turchia e il Sudafrica per domande di asilo ricevute. Fra gli sbarcati, i minori non accompagnati sono stati 25.842, mentre sono 6.561 quelli che, censiti, si sono poi resi irreperibili. Sono quasi 200 le nazionalità degli stranieri residenti in Italia.

I cittadini comunitari sono il 30,5% (1.537.223; di cui 1.168.552 romeni); mentre 1,1 milioni provengono dall’Europa non comunitari. Africani e asiatici sono, rispettivamente, poco più che un milione. Fra le altre nazionalità presenti in modo significativo, cittadini provenienti da Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina, Filippine, India, Moldavia, Bangladesh.

Nel 2016, è diminuita in Italia la popolazione, -76.106 persone, seppure – sottolinea il Dossier – in maniera più contenuta grazie alla compensazione assicurata dai nuovi arrivi e alle nascite da genitori stranieri (69.379, il 14,7% del totale).

Sulla base delle stime dell’Istat, il rapporto segnala che nel corso di 50 anni, la dinamica naturale sarà negativa per 11,5 milioni e quella migratoria sarà positiva per 12 milioni. La popolazione si assesterà sui 61,3 milioni: 14,1 milioni saranno i residenti stranieri e 7,6 milioni i cittadini italiani di origine straniera, nell’insieme un terzo della popolazione.

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