Sono dieci i deputati regionali eletti a Messina. Con Forza Italia sono: Luigi Genovese che ha ottenuto 17.359 preferenze ed è il più votato di Messina, Tommaso Calderone, che con oltre 13 mila voti ha superato i deputati uscenti Santi Formica e Nino Germanà.
Due i deputati anche per il M5S: confermata Valentina Zafarana che supera gli 8 mila voti e poi Antonio De Luca con 7 mila voti.
Nel Pd è stato eletto il direttore generale dell’ateneo Franco De Domenico con quasi 12 mila preferenze che ha vinto davanti all’ex deputato regionale Pippo Laccoto. Per Diventerà Bellissima è stato eletto Pino Galluzzo, con 5 mila e 500 voti.
Seggio anche per Fratelli d’Italia, dove Antonio Catalfano, ottiene più 4 mila preferenze.
In casa Udc-Sicilia Vera il seggio è scattato per Cateno De Luca che torna così all’Ars dopo 5 anni con 5418 voti. Resta fuori anche l’ex deputato di Sicilia Futura Peppe Picciolo. Con l’elezione di Musumeci vengono elette nel listino Elvira Amata con Fratelli d’Italia, che attualmente era consigliere comunale a Messina e Bernadette Grasso di Fi.
“Gli impresentabili – afferma a Repubblica, Luigi Genovese – sono i 5 stelle con il loro linguaggio volgare, non io o mio padre. I Genovese hanno fatto solo del bene a Messina e la città ce lo ha riconosciuto. Io – si difende Genovese accusato di essere un impresentabile – non ho alcuna condanna e impresentabile non lo sono. Mio padre, a dir la verità, non lo è nemmeno perché ha una condanna in primo grado e non una sentenza definitiva. Comunque penso di aver raccolto anche consenso personale mio, soprattutto tra i giovani”. “Ai 5 stelle – aggiunge – voglio dire una cosa chiaramente: fare una campagna solo sugli impresentabili è poca cosa. Molti hanno provato ad infangare la mia campagna elettorale, ma l’affetto e la fiducia della gente hanno confermato che la famiglia Genovese è amata. E questa è la migliore risposta che si può dare ai miei detrattatori”.