I Forestali si affidano al neo presidente per le sorti del comparto

Dall’esito ufficiale del nuovo presiedente Nello Musumeci, i siciliani attendono già nell’immediato, quelle risposte che tanti non hanno potuto dare nei tempi passati , come una bacchetta magica che aspetta da un bel po’. A questo in primis i Forestali siciliani che dalle parole in campagna elettorale fatta da Musumeci, sperano che qualcosa di positivo possa uscire fuori. Il neo presidente conosce bene i problemi del comparto e su questo certamente anche i lavoratori sanno come la pensa il leader catanese per quanto concerne le sorti dei lavoratori di categoria.

In primis, riconquistare le glorie passate o meglio riportare la dignità lavorativa che tanti hanno tolto con tante parole infondate e che certamente hanno infangato il nome della categoria più precaria d’Italia. Continuità lavorativa che certamente deve essere aumentata nelle giornate, e come lo stesso Musumeci ha precedentemente annunciato in campagna elettorale deve essere continuativa e su altri fattori fuori dal demanio. La difficile attuazione della stabilizzazione del comparto ha messo allo specchio le parole dello stesso politico si lavorare tutto l’anno, quindi situazione da chiarire, visto che le due situazioni sono medesime , ma di sintesi diverse. Certamente non si accetta il fatto di spalmare le giornate di fascia di garanzia sull’intero anno, mail minimo scatto di avanzamento sarebbe auspicabile per tutte le tre fasce.

Altrettanta urgenza è quella di uscire dalla spesa corrente, e mettere da subito i fondi sul bilancio annuale della Regione sarebbe un buon punto di partenza per la categoria stessa. Il neo presidente ha la fiducia dei lavoratori e il rispetto è la stima reciproca porterà ad un lavoro in simbiosi che, potrebbe già arrivare nei primi mesi dell’anno nuovo, con la nuova programmazione dei lavori, così come il ddl 104 depositato all’Ars , cui lui stesso conosce bene e ne apprezza il contenuto. Se ben si inizia, si può essere fiduciosi per un futuro diverso cui tutti tengono e soprattutto per non ricadere negli stessi tranelli annuali con scioperi e sperperi di denaro che tanto male hanno fatto a tutti i forestali e non….

 

Antonio David

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