Attività vulcanica in aumento a Stromboli, isola delle Eolie, il grande faro naturale del Mediterraneo che illumina le notti del Tirreno da almeno 2000 anni.
La grande rete di monitoraggio multi-parametrica, che sorveglia questo colosso di fuoco dalle ultime grandi eruzioni del 2002-2003 e del 2007, ha registrato una significativa variazione di tutti i parametri geofisici e geochimici che indicherebbero un cambiamento nell’ordinaria attività eruttiva.
Nell’ultimo periodo inoltre si sono registrate delle forti esplosioni dalle bocche che compongono la terrazza craterica del vulcano, mentre la frequenza oraria degli eventi eruttivi definiti “ordinari” ha oscillato tra 16 eventi/ora (valori medio-alti) e 25 eventi/ora (valori alti). Così, dopo una riunione straordinaria che si è svolta il 7 dicembre presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile a Roma, il DPC in accordo con la Protezione Civile della Regione Sicilia ha disposto il passaggio di livello di allerta da “verde” (attività ordinaria) a “gialla” (fase di attenzione), con conseguente attivazione della fase operativa secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di Emergenza per l’isola di Stromboli.
Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo) e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.