Al Majorana di Milazzo si discute di reati informatici e tutela dell’immagine

Secondo e atteso appuntamento del percorso Educazione alla legalità tenutosi mercoledì 7 febbraio nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Majorana di Milazzo e avviato in collaborazione con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto già lo scorso anno scolastico nell’ambito del progetto di sensibilizzazione dei giovani ai temi della legalità e della giustizia.

Relatori d’eccezione la dottoressa Federica Paiola della Procura di Barcellona, che ha ripreso il dialogo già iniziato lo scorso anno scolastico con le stesse classi coinvolte nel progetto, la dottoressa Francesca Bongiovanni, Ispettore superiore sostituto commissario della Polizia di Stato di Milazzo e il maresciallo Capo Tommaso Biagio La Rosa della Compagnia dei Carabinieri di Milazzo.

Il tema della giornata si inserisce appieno nella campagna di prevenzione internazionale promossa dalla Commissione Europea, giunta alla sua XV edizione con il Safer Internet Day, celebrato il 6 febbraio, in contemporanea, in oltre 100 nazioni di tutto il mondo e il 7 febbraio,  prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola, dal titolo “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, promossa dal MIUR nell’ambito del Piano nazionale per la prevenzione di questi due comportamenti, con l’obiettivo di far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della Rete ma anche sul ruolo attivo e responsabile che ciascuno può assumere per una navigazione positiva e sicura.

Il Dirigente Scolastico Stello Vadalà, particolarmente sensibile alla tematica e a tutte quelle opportunità che promuovono la cultura della legalità tra i giovani, dopo i saluti agli ospiti, ha orgogliosamente sottolineato come ancora una volta il Majorana si dimostri al passo coi tempi e sempre vicino al mondo dei giovani e ai loro interessi cercando di garantire ad ognuno dei propri studenti gli strumenti adeguati per affrontare al meglio e in modo consapevole le sfide e gli scenari che il mondo attuale offre.

Parecchi i punti affrontati nella sua trattazione dalla dottoressa Federica Paiola, che con un linguaggio accessibile, i continui richiami a situazioni ed episodi vicini all’attualità e gli importanti riferimenti ai testi giuridici fondamentali, quali la nostra Costituzione, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e il Codice penale ha coinvolto l’attenzione di tutti i presenti parlando di diritti alla tutela dell’immagine, alla riservatezza, alla libertà di opinione e di espressione, nonchè di diritto all’oblio.

Momento culminante dell’incontro la sensibilizzazione degli studenti alle problematiche connesse all’uso dei social network ed ai fenomeni del cyberbullismo, alla sicurezza informatica e alla conoscenza dei reati informatici che si possono commettere con un uso troppo disinvolto e disinformato di tutti gli strumenti che la tecnologia ci offre e della rete.

Le due ore programmate e dedicate all’incontro non sono state sufficienti a rispondere alle domande degli studenti che si sono trattenuti con i relatori e gli organizzatori, professoressa Genovese e Scaffidi, formulando quesiti cui hanno risposto esaustivamente anche il maresciallo La Rosa e l’Ispettore Bongiovanni.

L’invito dei rappresentanti delle forze dell’ordine è stato quello ad una “navigazione” responsabile e consapevole, alla riflessione sugli strumenti indispensabili ad un utilizzo sicuro del web, che non poggi solo sugli strumenti tecnici per proteggere i computer, ma anche e soprattutto sulla consapevolezza di chi usa le nuove tecnologie rispetto alle proprie modalità e motivazioni di utilizzo.

L’incontro del 7 febbraio non è che un appuntamento di un percorso che ha come durata tutto l’anno scolastico, infatti molteplici sono gli impegni formativi relativi alla legalità che l’Istituto Tecnico Tecnologico Majorana ha organizzato per i suoi 1563 studenti nell’ambito della promozione, della partecipazione, della cittadinanza attiva e della legalità e, soprattutto, dell’obiettivo di sviluppare in loro la capacità di autotutelarsi.

Giampaolo Petrungaro

 

 

 

 

 

 

 

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