L’anniversario dei 40 anni dal sequestro di Aldo Moro coincide con quello della pubblicazione del libro di Leonardo Sciascia “L’affaire Moro” edito lo stesso anno, il 1978. Per analizzare una delle pagine più oscure e dolorose della storia italiana, per rileggere le polemiche, le critiche e gli attacchi alla luce dei quarant’anni trascorsi, il 14 aprile (ore 17.30) la Fondazione Sciascia mette a confronto a Racalmuto, nel paese dello scrittore a pochi chilometri da Agrigento, le opinioni di Adriano Sofri, Emanuele Macaluso, Massimo Bordin e Walter Vecellio.
Il fondatore di Lotta Continua, il grande vecchio del Partito comunista e due esponenti di rilievo del pianeta radicale parteciperanno a una riflessione introdotta dal sindaco Emilio Messana e coordinata da Felice Cavallaro. I lavori si svolgeranno nella sede della Fondazione-museo intitolata a Sciascia che quella stessa estate esaminò le lettere di Moro nella sua casa di campagna, in Contrada Noce, a Racalmuto, per scrivere il testo pubblicato prima in Francia da Grasset, poi in Italia da Sellerio. Sempre il 14 aprile sarà inaugurata nei saloni della Fondazione di Viale della Vittoria 3 una mostra con i libri pubblicati all’epoca, le lettere inviate allo scrittore da personalità di primo piano e una vasta rassegna di articoli di stampa su “L’affaire Moro”, aperto da Sciascia con una eloquente epigrafe di Elias Canetti: “Qualcuno è morto ‘al momento giusto'”.