L’emergenza rifiuti mette in ginocchio i comuni siciliani, aumento Tari e bilanci a rischio

“Le sanzioni previste per i Comuni che non raggiungeranno entro breve tempo le previste percentuali di raccolta differenziata nella gestione del sistema dei rifiuti mettono a rischio l’integrità dei bilanci degli enti locali”. È quanto sottolineato dall’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, che è stata ascoltata in commissione Bilancio all’Ars in vista dell’esame della legge finanziaria regionale. “Il raggiungimento del pareggio di bilancio è inoltre messo in pericolo dai forti tagli avvenuti nell’esercizio scorso e davanti a questa situazione – prosegue l’Asael – non sembrano esserci speranze di compensazione nella manovra finanziaria”. È quanto sottolineato dall’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, che è stata ascoltata in commissione Bilancio all’Ars in vista dell’esame della legge finanziaria regionale.  “L’obbligatorietà del pareggio di bilancio e il maggior costo per la conseguente organizzazione di un servizio di raccolta con il sistema della differenziata sta portando la stragrande maggioranza dei Comuni ad approvare Piani finanziari con notevoli aumenti della Tari – avverte il presidente dell’Asael, Matteo Cocchiara – che, di contro, potrebbero determinare l’innalzamento dei livelli di evasione tributaria vista l’attuale crisi economica attraversata da molte famiglie. Da qui il rischio che il costo dell’evasione si scarichi sui bilanci dei Comuni, costretti di conseguenza a tagliare i servizi”. Secondo l’Asael “occorre che la Regione rimpingui il piano di trasferimenti 2018 reperendo per il suo bilancio maggiori risorse dallo Stato con cui è assolutamente necessario rinegoziare il rapporto crediti-debiti incautamente sottoscritto nel 2016”.

 

 

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