Parma, due punti di penalizzazione, il Palermo rivede la serie A

La procura federale della Figc ha chiesto due punti di penalizzazione per il Parma, da scontare nel campionato di serie B appena concluso, nel processo presso il tribunale sportivo federale che vede imputato il club ducale di tentato illecito sportivo. Il verdetto del collegio giudicante dovrebbe arrivare in giornata. La procura, rappresentata dal sostituto Dario Perugini, ha chiesto in subordine 6 punti di penalizzazione, se la corte decidesse di applicare la sanzione per il prossimo campionato.  Se il Tribunale Figc accogliesse le richieste della procura federale guidata da Giuseppe Pecoraro, il Parma con -2 sulla stagione appena conclusa scenderebbe a quota 70 e perderebbe dunque la promozione in serie A conquistata direttamente, lasciando il via libera al Palermo che aveva chiuso quarto a quota 71. La squadra siciliana, rappresentata oggi al processo sportivo dall’avvocato del club come ‘parte civile’, aveva poi giocato e perso la finale dei play off contro il Frosinone: le norme Figc stabiliscono però, ai fini della giustizia sportiva, che con l’inizio della nuova stagione agonistica, dal 1° luglio, la classifica dei campionati è ‘congelata’ sulla regular season, senza cioè contare i play off per la promozione. In base a questo principio, la sanzione di due punti al Parma è da considerare afflittiva: non comporterebbe la necessità di far rigiocare al club emiliano i play off.

La stessa Procura ha chiesto quattro anni di squalifica per l’attaccante palermitano del Parma Emanulele Calaiò. Secondo l’accusa i messaggi whatsapp inviati dall’attaccante gialloblu ai suoi ex compagni di squadra alla vigilia del match Parma-Spezia sarebbero la prova del tentativo di illecito sportivo. Per la procura sportiva, l’attaccante palermitano avrebbe tentato, infatti, di ammorbidire il difensore Filippo De Col e Claudio Terzi visti i rapporti di amicizia tra loro.

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