Sembra che in Sicilia la sanità non riesca a dare quei risultati affidabili di cui i pazienti pensano di avere. Dopo le lunghe attese in sala, riscontrate dai pazienti a Villa Santa Teresa di Bagheria e attendere 3 ore (con appuntamento fissato) prima di effettuare una RM, e dopo il caso all’Ospedale Garibaldi di Catania di una paziente che operata il 12 luglio per un tumore alla mammella e, ancora ad oggi conosce l’esito ma, solo il risultato vocale (per fortuna negativo) e, senza avere niente in mano, si aggiunge un caso quasi simile al Giglio di Cefalù.
Una paziente ha asportato un semplice nevo alle spalle a fine Aprile e ancora nel mese di Settembre non conosce il risultato dell’esame istologico. Periodo lungo di attesa e che giustamente, il pensiero rimane vivo e vegeto nella mente della signora che durante tale tempo attende che l’Ospedale si faccia vivo per dare comunicazione in merito. «Niente di tutto questo, A circa cinque mesi mi sono fatta sentire io varie volte e dopo smistamento tra uffici e attese, ho parlato telefonicamente con l’infermiera del reparto che, mette in evidenza che vi è un solo medico nel gestire gli esami istologici dell’ospedale, quindi con tempi che attualmente non si conoscono e che appena arriva il risultato saranno loro a contattarmi»:
Il tutto continua a frullare nella mente della signora che così, come tanti altri pazienti non può accettare tale ritardo e in un Ospedale all’avanguardia come quello di Cefalù possa accadere anche questo. A volte l’aspetto di avanguardia non combacia con le semplici esigenze di coloro che vivono e soffrono in silenzio.
Antonio David