SIRACUSA – I giornalisti della provincia di Siracusa, per la prima volta, hanno sottoscritto un manifesto contro le fake news ma, soprattutto, contro il fake journalism. Il documento è stato presentato nella sede di Confindustria, dall’Assostampa di Siracusa. Un richiamo al ruolo, con doveri e diritti, del giornalista e, quindi, dell’informazione normata dalla Legge, fino alla diffusione di notizie non verificabili sui social e spesso veicolate da persone non iscritte all’Ordine e che non riescono a mediare professionalmente quanto raccontano. Al manifesto hanno aderito anche gli iscritti all’Ucsi, sezione di Siracusa, i quali tramite il presidente provinciale Salvatore Di Salvo hanno dato la loro disponibilità a divulgare il manifesto. Nessuna campagna di autunno – ha sottolineato il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente, accompagnato da Alessia Zeferino e Gaetano Guzzardo, componenti di segreteria -, soltanto l’esigenza di ribadire alcuni concetti base che sembrano sfuggire ad alcuni soggetti, delle istituzioni, della politica e delle stesse imprese datoriali locali, che continuano a giocare al “piccolo giornalista”. Atteggiamenti che, in molti casi, possono alimentare, alla stregua delle fake news, comportamenti sociali errati e pericolosi. La professione di giornalista, se ne facciano tutti una ragione, – ha aggiunto Dente – ha avuto legittimazione costituzionale grazie alla storia e a numerose sentenze. Per questo, insieme ad alcune richieste ben precise a tutti i soggetti in indirizzo, ci attiveremo per una seria e condivisa formazione ed informazione a quanti riterranno di volersi confrontare con il nostro Ordine professionale e, quindi, con la nostra categoria. Informare è un ambito professionale e, per questo, deve essere affidato ad un professionista del settore. La sfida è contro le notizie false – ha concluso il segretario di Assostampa -, l’impegno è contro falsi e finti giornalisti. Questo a tutela dei cittadini e di quanti pensano di trovare informazioni sui social”.”Uno strumento importante che apre un nuovo percorso di responsabilità sociale – ha aggiunto Carmelo Miduri, giornalista che ha contribuito alla redazione del manifesto –. Ci sono indicazioni ben precise che saranno preziose in ambito provinciale. Un passo in avanti per l’attività sindacale che ribadisce il ruolo della categoria rappresentata e si rivolge alle aziende del territorio. La dimostrazione di una grande responsabilità che si è già manifestata nell’adesione al Patto sociale lanciato da Confindustria. I giornalisti, responsabili e autonomi e scevri da qualsiasi condizionamento, pronti a dare il proprio contributo allo sviluppo della provincia”, E di comunicazione si parlerà sicuramente in uno dei prossimi incontri tematici del tavolo per il Patto sociale, così come sottolineato dal presidente di Confindustria, Diego Bivona. “I giornalisti rivestono un ruolo importante nella crescita culturale ed economica di un territorio – ha sottolineato – Al tavolo abbiamo più volte parlato di quante conseguenze possono causare le fake news.
Il ruolo di grande responsabilità dei giornalisti saprà essere da ulteriore pungolo perché si evitino quelle disinformazioni che in passato hanno creato confusione tra le popolazioni”. “Le ‘bufale’ e la pubblicazione di notizie false sono un elemento di disonore del giornalismo e non possono essere considerate un elemento costitutivo della professione. La cronaca più recente dimostra, del resto – ha detto il presidente provinciale dell’Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo, consigliere nazionale Ucsi – che ci sono temi che più di altri si prestano a generare fake news, false credenze, disinformazione. L’emergenza migranti è uno di questi. Da mesi, infatti, si rincorrono sul web presunte notizie che hanno come protagonisti negativi gli immigrati sbarcati sulle coste italiane: dai celebri 40 euro al giorno che costerebbero al nostro governo, passando per il pericolo che siano veicolo di malattie infettive, il risultato è che le conversazioni sul tema siano dominate, dentro e fuori la rete, dall’intolleranza e dalla paura. Alle fake news e contro il fake journalism – ha aggiunto – bisogna contrapporre le buone notizie. L’Ucsi, a livello nazionale, da un anno ha lanciato la campagna per la buona notizia a abbiamo aderito al Progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole “Parole O_ Stili”e sul nostro sito nazionale abbiamo proposto la pubblicazione della “buona notizia””.