Palermo blindata per conferenza Libia

Una città blindata, attraversata anche da qualche contestazione annunciata da gruppi sociali e alternativi, si prepara a ospitare il vertice sulla Libia. Sono state già messe in campo Palermo strette misure di sicurezza, concentrate soprattutto nel quartiere dell’Acquasanta e attorno a Villa Igiea, il quartier generale del summit. Qui per due giorni, lunedì e martedì, il premier Giuseppe Conte, ministri degli esteri di vari paesi discuteranno con i due principali attori politici libici il futuro del paese mediterraneo nel dopo Gheddafi. Il traffico automobilistico è stato vietato in una ventina di strade, tra proteste e disagi dei residenti in parte attenuati da servizi di bus navetta. Rivoluzionata la circolazione anche in altre parti della città. Gli svincoli tra viale Lazio, viale Michelangelo, piazza Bolivar sulla circonvallazione saranno chiusi solo al passaggio delle delegazioni istituzionali. Divieti di sosta in una vasta area che va dal porto a Partanna Mondello. Un centinaio di barche ormeggiate al porticciolo dell’Arenella saranno spostate altrove. Nelle adiacenze di alcune strutture alberghiere, che ospiteranno i partecipanti al vertice, i divieti saranno in vigore dalle 24 di sabato fino alle 7 di mercoledì. Oltre alle forze di sicurezza sono mobilitati gli studenti e i giovani dei centri sociali e di varie sigle che hanno tenuto un’assemblea e preparato uno striscione per dire “no alle politiche guerrafondaie e ai falsi processi di pacificazione”. Un altro striscione “No summit” è comparso vicino a Villa Igiea. Nell’oratorio di Santa Chiara lunedì 12 si terrà un controvertice (“Interferenze”) che proseguirà nel pomeriggio nell’ex chiesa dei Crociferi con la partecipazione del missionario padre Alex Zanotelli. E sempre lunedì un corteo di giovani partirà da piazza Marina per concludersi davanti al teatro Massimo.

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