MIlazzo/ Parcheggi a pagamento, forze politiche preoccupate

I consiglieri comunali Francesco Alesci (primo firmatario), Antonio Foti, Lydia Russo, Giuseppe Midili, Franco Russo, Maria  Magliarditi, Rosario Piraino, Massimo Bagli hanno avanzato richiesta al presidente Gioacchino Nastasi per una seduta straordinaria urgente del consiglio comunale per affrontare la questione della sosta a pagamento, dopo che la gara per l’appalto pluriennale è andata deserta. Lo scopo è quello di individuare le cause per cui il Comune ha dovuto accusare questo imprevisto risultato, e conoscere il modo in cui ora si intende procedere per superare l’inatteso stallo che continua a lasciare disoccupati e senza alcun sussidio i controllo della sosta e la città ovviamente senza regolamentazione in tema di parcheggi, con le conseguenti situazioni caotiche che da tempo ormai sono all’ordine del giorno, e che peraltro privano il Comune pure di possibili introiti. Per parlare della gara d’appalto per la sosta a pagamento i firmatari della richiesta hanno chiesto anche la presenza in aula del dirigente del settore e del R.U.P.. Il presidente, conseguentemente, ha disposto la seduta come richiesto, ponendo all’ordine del giorno l’argomento “Servizio sosta a pagamento”, per le ore 19 di martedì prossimo 4 dicembre. “Una gara complicata e di valore assai elevato” l’ha definita il sindaco Giovanni Formica, che per questo ha fatto i complimenti al personale che l’ha istruita, e poi messa in campo, anche se in buona sostanza il motivo per cui non sono pervenute offerte sembra da attribuirsi al un quadro economico predisposto considerato sovradimensionato, sia per il calo fisiologico di occupazione degli stalli nel periodo invernale, sia per i costi delle previste navette, sia ancora per l’assenza di dati relativi alle passate gestioni, che sarebbero risultati ovviamente importanti ed indicativi per le imprese chiamate a sviluppare una proiezione attenibile nel formulare la loro offerta. Adesso i tecnici si sono messi all’opera in modo da rivedere il bando di gara e approntare quelle modifiche e quei correttivi che, come sembra, hanno causato l’esito dell’esperimento di gara, che è andata deserta.

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