“Nei Presidi territoriali di emergenza molte ambulanze tra poco saranno costrette a operare a singhiozzo: la presenza del medico sarà infatti garantita solo fino al completamento del turno orario, dopodiché le ambulanze potranno contare solo su due soccorritori. La carenza di personale medico è un problema ancora irrisolto e questo porterà ad un indebolimento dell’intero sistema del 118”.
A lanciare l’allarme è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca, dopo aver appreso delle disposizioni impartite dall’Asp di Messina ai direttori dei presidi, nelle quali si ricordano le carenze di personale medico, che vedono mancanti al momento 40 unità, e si mette un tetto alle ore di servizio.
“La circolare dell’Asp – spiega De Luca – stabilisce limiti alle ore di lavoro dei medici di emergenza sanitaria, che non possono superare 168 ore settimanali, cioè 14 turni. Si verificherà così che nelle postazioni che sono sotto organico non potrà essere garantita la presenza del medico 24 su 24. L’assessore della Salute, Ruggero Razza, deve attivare in fretta le procedure per il reclutamento dei medici dell’urgenza, altrimenti si rischia seriamente di restare senza medici sulle ambulanze. Una prospettiva molto preoccupante che riguarda un servizio indispensabile per i cittadini”.