Convegno della Fidapa Milazzo sulle Donne combattenti curde

La FIDAPA di Milazzo , in occasione della settimana contro la violenza , ha voluto dedicare un convegno a “le Donne Combattenti Curde”, al loro dramma , alla loro forza, al loro coraggio e al loro sacrificio.

Promotrici e organizzatrici del Convegno che si è tenuto a Palazzo D’Amico sono state la vicepresidente Mariella Morabito e la segretaria Antonietta Micali, relatori  Il professor Francesco Pira , sociologo e docente di Comunicazione e Il professor Giovanni Raffaele docente di Storia Moderna entrambi dell’Università degli studi di Messina, Ha portato la sua testimonianza il dottor Alfonso Augliaro, medico volontario di Associazioni umanitarie.

Hanno partecipato e interagito gli alunni del Liceo G.B.Impallomeni con la professoressa Gina Campagna e gli alunni dell’Istituto Leonardo Da Vinci con la DS Stefania Scolaro

Dopo i saluti da parte dell’Amministrazione comunale, dell’Assessore Salvo Presti , riportati dall’assessore Pier Paolo Ruello, è stata l’emozione e l’empatia a dare inizio ai lavori con un video toccante sulla quotidianità delle Donne Curde, con i versi di Antonietta Micali e con un Saggio dedicato alle Donne combattenti, scritto e letto dall’alunno Antonio Impellizzeri della classe IIIA del Liceo classico.

La Presidente di Sezione Natascia Fazzeri ha spiegato la scelta e l’importanza del Convegno, delineando alcuni tratti della “forza” delle Donne del popolo Curdo, artefici della battaglia per l’identità e per la libertà ed ha auspicato che possano essere di esempio ai giovani presenti ringraziando espressamente le dirigenti Caterina Nicosia, Stefania Scolaro e i docenti per la disponibilità e sensibilità dimostrate.

E’ la vice presidente Mariella Morabito , nell’invitare i relatori a presentare le cause che hanno generato il dramma di questo popolo, a ricordare con commozione Hevrin Khalaf, paladina dei diritti delle donne , uccisa perché considerata simbolo di dialogo e a tracciare un excursus chiaro e completo della situazione storica, assai tormentata in cui versano le donne curde e i loro figli, oggi in Siria

Il Convegno ha avuto uno sviluppo complesso e differenziato per la vastità e la drammaticità dell’argomento.

“Dopo la fine della prima guerra mondiale, il trattato di Sèvres del 1920 segnò la dissoluzione dell’Impero Ottomano e lo smembramento dei suoi territori; ai Curdi fu promesso un territorio , una nazione , promessa mai rispettata dalle potenze Occidentali. Le donne curde combattono da circa 100 anni per avere una terra che sia la loro, ma sono ancora disperse e sparpagliate in frazioni di terre diverse che appartengono ad altri popoli , combattono per fruire delle loro ricche risorse e per esprimere all’unisono la loro cultura”, ha spiegato il prof Raffaele.

Il Prof Pira ha portato la testimonianza di essere stato in mezzo a quella guerra circa trenta anni fa e dice ai giovani che la narrazione non risponde mai all’integrità dei fatti. Come docente della Comunicazione , invita i giovani a ricercare la verità attraverso le fonti , di sviluppare con la conoscenza il pensiero critico per distinguere il vero dal falso, grazie ad Internet, strumento prezioso di comunicazione, non certo da demonizzare , ma da usare con consapevolezza ed attenzione.

Infine la testimonianza del dottore Augliaro ha trasmesso al pubblico , nei toni e negli appelli del medico umanitario, il dramma di questo popolo, vessato e perseguitato dai Turchi e dai Jihadisti

 

Rita Chillemi

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