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L’Ucsi di Messina “Carmelo Garofalo”, con il patrocino dell’Ucsi Sicilia, ha promosso la prima edizione del Premio dedicato alla figura dell’indimenticato “Mons. Salvatore Camarda” scomparso nel 2020 . La cerimonia si è tenuta nel tempio religioso di San Giovanni di Malta, dopo i saluti della presidente provinciale dell’Ucsi Laura Simoncini e del presidente regionale Domenico Interdonato. Don Gianfranco Centorrino, parroco del Santuario del Carmine e nipote di mons. Camarda ha ricordato l’uomo di chiesa, giornalista, animatore culturale, studioso peloritano che si impegnò con passione e competenza per la valorizzazione della storia religiosa e culturale di Messina. Durante la cerimonia, presentata da Letizia Lucca, sono state premiate quattro personalità alla presenza del questore Annino Gargano, del commissario capo Salvatore Gulizia, del vice pretetto aggiunto Cosimo Gambadauro, del comandante della compagnia Carabinieri di Messina Centro, Federico Mucciacciaro. Premio Salvatore Camarda alla Carriera alla giornalista Italia Moroni Cicciò, premiata dal questore Gargano; al prof. Nino Sarica per il giornalismo storico, premiato dal comandante Mucciacciaro e ai professori Marco Grassi e Giacomo Sorrenti per gli studi religiosi, premiati dal vice prefetto Gambadauro. A ricordare mons. Camarda anche il giornalista Sergio Di Giacomo, mentre l’incontro culturale è stato scandito dall’esibizione del gruppo cameristico coro “Eugenio Arena”, diretto dal maestro Giulio Arena. Il premio è nato per dare il giusto riconoscimento alle personalità impegnate nel giornalismo culturale e nella storia religiosa e culturale cittadina. <<L’attività giornalistica e di ricerca storica di mons. Camarda – ha spiegato Laura Simoncini –ha permesso alla comunità di studiosi di acquisire conoscenze preziose e originali. L’indimenticato sacerdote è stato il primo consulente ecclesiastico dell’Ucsi, fervido animatore culturale che negli anni Ottanta organizzò gli annuali incontri dedicati alla “festa dei giornalisti” per San Francesco di Sales. Fu assiduo collaboratore della “Gazzetta del Sud”, sia per la pagina culturale che per la cronaca, ma scrisse anche su “L’osservatore Romano e “La Scintilla”.