Continua la grande avventura calcistica del Milazzo. Dopo il netto 3 a 0 casalingo inflitto allo Sport Club Palazzolo, la concomitanza del pareggio del Vittoria in casa del Leonzio e la contemporanea sconfitta del Modica sul campo del Città di Avola, la classifica ci dice che i rossoblu di mister Bognanni mantengono saldamente la vetta della classifica con ben cinque punti di vantaggio sul Vittoria e il Città di Avola, mentre il Modica perde terreno e si colloca momentaneamente a sei punti dalla vetta. Una situazione davvero entusiasmante per la S.S.Milazzo, la società, i tifosi e la Città del Capo che gode di riflesso al calcio la promozione della sua immagine. Oggi tutti parlano di questa squadra, del mister Bognanni, di questo gruppo compatto che non vanta primi campioni da elogiare e osannare, ma di una rosa di venti giocatori capaci di aiutarsi vicendevolmente in campo, fuori dal campo e, soprattutto, nello spogliatoio. Vestirsi, infilare le scarpe da calcio, guardarsi negli occhi e non esitare a pensare che scendere in campo per correre, sudare e arrivare caparbiamente prima dell’avversario sul pallone è indistintamente il dovere di tutti. Alchimie che si instaurano in un calcio sviluppato attraverso gli allenamenti della settimana, in cui la preparazione fisico – atletica e mentale fa la differenza. È un gruppo, questo del Milazzo, in grado di capire il credo del proprio allenatore. La tattica, i movimenti, gli interscambi di ruolo, la costruzione del gioco e la fase di interdizione nel non possesso palla. Tutte cose che hanno bisogno di una preparazione mentale e fisica che supportano i muscoli nella infaticabile corsa. Uno sforzo fisico ripartito in egual misura da tutta la squadra, senza invidie e senza mai rimproverare il compagno di non dare una mano. Questo è il calcio fatto di un filo resistente che si compenetra nell’unione di intenti, non a parole ma con i fatti. E poi lo spettacolo, la concretezza, le trame fluide nel verticalizzare il gioco e quelle classiche imbucate che si filtrano nelle difese avversarie e mettono il compagno in condizione di fare gol. Ecco, diremmo proprio che questo è il segreto dei ragazzi di Bognanni, i quali stanno vivendo un momento da immortalare, soprattutto in considerazione del fatto che questa squadra, all’inizio del campionato, non era stata presa in considerazione da nessuno. Eppure, sentiamo ripetere da tutti i giocatori e allenatore compreso: “Ancora non abbiamo fatto nulla. Restiamo con i piedi a terra senza fare voli pindarici. Viviamo partita per partita. Step by step”. Questo è il motivo conduttore, questo è ciò che conta; maturità, umiltà, amicizia di gruppo, rispetto dell’allenatore, dello staff, della società e dei tifosi. Vivere questo momento di gloria – anche se scaramanticamente in sordina – è davvero legittimo. In fondo, il Carpe Diem ce lo insegna.
Salvino Cavallaro