Bibi della Juve e Gian Paolo del Toro. Due firme storiche, due giornalisti che hanno scritto pagine importanti dello sport italiano e non solo. Era il fascino delle penne brillanti, capaci di dipingere attraverso la scrittura pagine di storia dello sport sempre ricche di sacro fuoco. Ora che entrambi non ci sono più, mi rifugio nei ricordi fatti di momenti fantastici, in cui spesso abbiamo avuto degli scambi di vedute su partite di calcio vissute in tribuna stampa. Molto più sanguigno è stato Ormezzano nel parlare del suo Toro e “odiare” pubblicamente la Juve, mentre Bernardi è sempre stato più parsimonioso nel rivelarsi juventino, forse perché quell’antico ricordo di papà granata lo ha accompagnato per tutta la sua vita professionale. Due personaggi che hanno narrato la storia del football della città di Torino, tra le due sponde del Po granata e bianconero. Bruno Bernardi è mancato qualche anno fa, mentre Gian Paolo Ormezzano ci ha lasciati proprio oggi all’età di 89 anni. Mi piace pensarli ancora insieme lassù a discutere di calcio, a scrivere pagine di sport con cuori e passioni calcistiche diverse, ma con lo stile inconfondibile dei maestri di un giornalismo che era poesia. Bernardi e Ormezzano, con loro si è chiusa un’epoca, quella di un giornalismo che era fatto di semplicità e sentimento.
Salvino Cavallaro