La recensione/ CONCLAVE di Rita Chillemi

La morte del Papa Gregorio XVII e l’elezione del suo successore, del novello Pastore diventa film … un film che attraverso il travaglio e l’ intrigo di ciascuno dei cardinali candidati pone lo spettatore di fronte alla domanda che ciascuno nella vita si é posto: cos’è la Fede? La fede vera, la fede in Dio, l’Essere soprannaturale, lo Spirito che, per credenti e non credenti, governa l’universo.
Il regista EDWARD BERGER si muove come potrebbe avanzare un uomo bendato che tasta le pareti intorno per trovare il cammino.
E il difficile compito della scelta di un novello Pastore si oscura tra intrghi, ideologie diverse ed errori “umani”…
Il decano THOMAS LAWRENCE, nell’interpretazione superba e toccante di RALPH FIENNES, cui è affidato l’ onere di guidare l’ Assemblea, anche lui assalito dagli umani dubbi, cerca di dipanare nebbie e matasse intricate con la sua potente ” omelia”: “La Fede nasce dal dubbio, dall’ incertezza e dal dolore; anche Gesù sulla Croce dubitò dell’ aiuto del Padre “mio Dio, mio Dio perché mi hai abbandonato” ed è la Sua ultima parola di “Uomo” … per poi assurgere a Spirito”.
In un momento in cui torna in TV il grande poeta del dolore e dell’ amore Giacomo Leopardi, il poeta del “Vago e dell’ Indefinito” mi è venuto quasi naturale mettere a confronto la sua poetica con la Fede… coincidono i processi, i sospiri, coincide “l’ amore”… quell’ amore sentito e sognato per Fanny Targioni Tozzetti, o meglio per la sua anima, vissuto attraverso un itinerario epistolare, in cui non conta il nome del mittente o del destinatario, ma quell’incontro tra due anime e….in CONCLAVE il difficile processo di scelta del nuovo Papa avviene in ciascuno dei protagonisti, tutti con i propri limiti e peccati, attraverso la ricerca della purezza di un’anima che vada oltre i limiti e si liberi dalle prigioni della materia.
È utopia? Ma accadde, almeno nel film che può essere messaggero di speranza, che venisse scelto ed eletto colui che aveva l’ anima più pura, che si scegliesse oltre ogni ideologia, connotazione fisica o diversità di genere. VINCENT BENITEZ nominato dal defunto Papa segretamente cardinale di Kabul, avversato da Tremblay per la prevenzione verso l’ Islam, è colui che più di tutti i cardinali del Conclave aveva vissuto il dolore delle stragi, colui che, come infine confesserà al decano Lawrence, ha accettato la sua natura assai diversa come un ” dono di Dio”, colui che rappresenta il dubbio, l’ Indefinito di un cuore che vuole solo amare al di là di ogni definizione .
È stato detto che il film di Berger rappresenti la lotta al Potere della Chiesa … è stato detto che Berger ha partorito un obbrobrio perché il film è anticattolico, che il regista abbia banalmente voluto fare emergere il tema dell’ intersessualità … io non so a cosa mirasse il regista, ma credo che abbia realizzato un film davvero “misterioso”, grandioso come la Fede che non può essere definita, che nello stesso tempo, nasce dal dubbio e si nutre di dubbi, di incertezze perché è propria degli uomini, gli uomini che con i loro limiti non sanno andare oltre, ma che vengono magnetizzati dalla purezza.
Magnetica è la poesia di Leopardi che sa di illudersi ma canta le illusioni perché sa sognare … magnetico è il film di Berger che sfida i dubbi, elevando il dubbio, l’ incertezza, l’ Indefinito a chiave di ” salvezza”.
PETER STRAUGHAN, sceneggiatore del film, durante la premiazione dei Golden Globes 2025, ha risposto alle accuse di anticattolicesimo che lui proprio, cresciuto ed educato nel Cattolicesimo, abbia voluto trasmettere nel film la speranza di salvezza della Chiesa invischiata in lotte di potere.
Altra perla incastonata nel film da Berger è il personaggio di Suor AGNESE, interpretato da ISABELLA ROSSELLINI, severa e al di sopra delle parti, diventa protagonista con le sue azioni e con il suo silenzio eloquente e nell’ intrigo di un paventato scandalo è colei che con accezione materna collabora alla verità.
Credo che Berger e STRAUGHAN abbiano trasmesso nel personaggio di Suor AGNESE la funzione necessaria e imprescindibile della Donna nella Chiesa.

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