“La musica è bellezza, la musica è strumento di pace”.

Sono state le parole di Papa Francesco che a sorpresa ha introdotto le performance di Noa e Mira Awad che hanno interpretato brillantemente Image, di John Lennon. È stata la prima serata del 75esimo Festival di Sanremo che ha messo in evidenza l’impronta del suo direttore artistico e conduttore Carlo Conti. Sobrietà e accuratezza nel rispettare i tempi tecnici previsti e, soprattutto, attenta sintonia con i co-conduttori Antonella Clerici e Gerry Scotti. È stata, a parer nostro, una prima serata elegante e piena di spunti emozionali che si sono intersecati tra la grande bellezza dei profondi messaggi di pace e amore e la voglia di leggerezza. Grande è stata la performance di Jovanotti, uno show personale di irresistibile coinvolgimento generale. È la presenza carismatica dei grandi show man come lui, in grado di riempire i palcoscenici più importanti del mondo e, tra questi, non poteva di certo mancare quello dell’Ariston di Sanremo. E poi le canzoni, i testi e le varie interpretazioni dei cantanti più attesi che non hanno deluso, anzi, hanno confermato l’importanza della loro presenza a una vetrina canora di indiscutibile eccellenza musicale. Alla fine della serata sono emerse le prime cinque canzoni votate dalla giuria dei giornalisti che sono stati ufficializzati in modo random, e cioè non con un ordine ben preciso per non influenzare il prosieguo delle successive votazioni durante le prossime serate. Giorgia, Cristicchi, Lauro, Brunori Sas e Lucio Corsi, sono stati i primi cinque cantanti più votati, un pò come dire che tutto si è svolto tra l’impegno dei testi che infondono profondità di pensiero e leggerezza, proprio com’è il motivo conduttore di questo 75esimo Festival di Sanremo targato Carlo Conti, in cui l’amore, inteso in tutte le sue declinazioni, resta il messaggio e la vera essenza di tutto.

Salvino Cavallaro

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