Giorgia, la grande voce oltre la classe, lo stile, la signorilità e l’umiltà.

È la cantante che ormai da anni apprezziamo per quella grande voce che è l’emblema di purezza vocale capace di emozionare. E poi c’è tanto altro in questa grande artista che è l’orgoglio del mondo della canzone italiana. C’è la qualità della persona, innanzitutto, che si evidenzia nella grande dignità delle piccole, grandi delusioni professionali. A Sanremo, abbiamo visto Giorgia piangere, quando, nel momento dei verdetti finali, il pubblico dell’Ariston le ha riservato una calorosissima standing ovation, acclamandola ad alta voce con “Tu hai vinto, tu sei la vincitrice morale del festival, Giorgia, Giorgia, Giorgia….”. Il pubblico, il suo pubblico, sembrava impazzito per l’ingiustizia fatta a questa grande cantante che nel tripudio generale è scoppiata a piangere. Sono momenti artistici di una vita dedicata alla carriera, che scavano nel profondo dell’anima e creano fragilità. Tuttavia, in Giorgia, non c’è mai stata acredine per un risultato finale che l’ha vista relegata al sesto posto, tutt’altro, perché la cantante romana, splendidamente diretta dal maestro Enzo Romagnoli, ha avuto parole di elogio per il vincitore Olly e per coloro I quali sono stati premiati. Non c’è asprezza nel suo sentire, anzi, lungi da sentimenti polemici lontani dal suo modo di essere, si avverte quasi un grande piacimento di empatia verso il pubblico che ancora, dopo tanti anni, l’apprezza e ne esalta il personaggio. È questione di chimica e di quell’alchimia che è tradotta in quell’intendere la melodia, la voce, le note alte, basse, come fosse qualcosa di semplice. Ma non è così, perché il sacrificio di fare prove, gorgheggi e controprove, ti danno la convinzione che ancora, dopo tanti anni, la tua voce è perfetta, limpida, capace di infiltrarsi nell’anima ed emozionare. Tutto questo non è cosa da poco per chi, nonostante il grande talento, desidera mettersi a confronto con il tempo che fugge via inesorabile e cambia notevolmente ogni cosa di noi. E poi, così come dicevamo pocanzi, c’è la persona, la classe, lo stile inconfondibile, la piacevolezza di ascoltarla cantare e poi parlare con umiltà. È Giorgia, è la voce più bella del firmamento delle sette note che ci rende orgogliosi nel mondo. Ma, soprattutto, Giorgia è una bellissima persona.

Salvino Cavallaro

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