Inter, giocattolo perfetto.

Si puo’ dire che qualche volta Inzaghi sbagli i cambi, si può affermare che certe volte può accadere di incappare in una giornata negativa dal punto di vista del gioco e della continuità mentale a vincere sempre, tuttavia, l’Inter è oggettivamente una squadra forte, costruita con lungimiranza da Marotta, un vero maestro di gestione societaria calcistica. Detto questo, possiamo dire che l’impresa di Champions della squadra di Inzaghi a Monaco (che ha vinto per 2 a 1 il primo round d’andata dei quarti di finale) ha confermato uno stato di salute mentale tale da aspirare legittimamente alla conquista del secondo triplete e forse pure del poker. Sono dati di fatto che danno la dimensione di una rosa ampia e tecnicamente in grado di sopperire senza problemi alla mancanza dei titolari. Una struttura tecnica preparata ad hoc, che si interseca all’armonia dello spogliatoio, la’ dove, si sa, le vittorie sono la migliore medicina per un perfetto status mentale e fisico. E ora che siamo a fine stagione, non resta che gestire nel migliore dei modi gli impegni che i nerazzurri devono ancora affrontare per il raggiungimento di quei sogni a cui tutto l’ambiente interista aspira. Ci riuscirà la squadra di Simone Inzaghi a scrivere un’altra pagina importante della lunga storia dell’Inter? Chissà! Lo valuteremo tra breve tempo.
Salvino Cavallaro

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