Il “mi baciano il culo” dell’irriverente buzzurro alla Casa Bianca.

Guerra commerciale dei dazi, affronti politici con la Cina e il mondo intero per dimostrare con la forza estremista che gli Stati Uniti devono stare in capo al mondo e tutti gli altri devono obbedirne le misure dettate. Pazzia del Tycoon Donal Trump, capace di fare rivoltare nella tomba i grandi illustri presidenti della storia degli Stati Uniti d’America. Già, il Tycoon Donald Trump, con questo termine viene presentata la figura di un grande imprenditore, di un magnate, proprio com’è l’attuale presidente Usa. È il significato di “grande signore” o “comandante supremo”, un termine che oggi viene dato per indicare figure dominanti dell’industria o dell’economia, leader dotati di grande influenza non soltanto economica ma anche politica e sociale. Insomma, lo si chiami con tutti gli onori del caso, ma questo Tycoon non è certo per definizione, l’esempio più eclatante del bonton e di quel galateo politico, sociale e comportamentale che definisce una posizione di così alto livello. E allora quel : ” E adesso mi baciano tutti il c…..” per dire che il mondo è ai suoi piedi per volere concordare politicamente le alte percentuali dei dazi imposti per rafforzare l’America e indebolire l’altra parte del mondo, non è altro che un modo scurrile di bieco totalitarismo. Sia bene inteso che nessuno di noi si rifugia sotto l’ala ipocrita del perbenismo dei puritani, tuttavia, l’eleganza nella comunicazione resta pur sempre un obbligo morale soprattutto da chi occupa posti così rappresentativi a livello politico e sociale, tali da dovere essere un esempio da imitare. Ma se l’esempio da imitare è questo, allora pensiamo davvero come ci troviamo nel limite dello sprofondo vortice della regressione culturale, di una comunicazione sociale, politica ed economica, senza la dovuta preparazione basilare della buona educazione. Salvino Cavallaro

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