Un momento di musica di alto livello e pensieri filosofici che si racchiudono in un solo vocabolo: cultura. Succede nei matinee milanesi che in un giorno di ogni mese vengono organizzati dall’Associazione Culturale degli Amici del Loggione del Teatro La Scala di Milano. E mentre l’introduzione della filosofa Maria Giovanna Farina prepara momenti di grande riflessione in attesa delle preziose performance della pianista Cristiana Pegoraro, ecco che si respira gia’ aria di cultura. Una sorta di incontro tra due forme d’arte che hanno lo stesso mezzo di comunicazione; trovare insieme l’empatia tra l’interpretazione di chi sta sul palco e chi da spettatore riceve brividi di emozione. E allora rifletti sulla metafora della vita che spesso identifichiamo in un puzzle, in cui tante tessere si incastrano una ad una prima del completamento del quadro. Ecco, una di queste tessere ci è sembrato di aggiungere oggi al puzzle di vita, per la consistenza delle sensazioni e la molteplicità di emozioni suscitate dall’artista di pianoforte Cristiana Pegoraro che ha interpretato musiche di Beethoven, Schubert, e non solo classici scelti dalle persone in sala. Una bellissima idea democratica che Cristiana Pegoraro ha messo in campo per soddisfare i gusti più disparati dei presenti. E lei, con la leggerezza di una farfalla, ha messo in atto l’armonia delle sue mani su quel pianoforte che sembrava suonare da solo. Grandi momenti di pura classe, capaci di entrare nell’anima e provocare brividi di emozione. “A volte nella musica si trovano le risposte che cerchi, quasi senza cercarle”. Sono parole dello scrittore – giornalista Alessandro D’Avenia, che prendo in prestito per significare quello che l’anima percepisce quando resti coinvolto da momenti musicali e filosofici, così come quelli offerti dai matinee di Cristiana Pegoraro e Maria Giovanna Farina.
Salvino Cavallaro

