Dopo “Gente mia”, il primo libro fotografico in cui c’è stata l’esaltazione dei suoi ricordi, delle radici profonde che si sono manifestate attraverso gli angoli e le figure della sua Agrigento, con “Italia, Amore mio”, Gianfranco Jannuzzo ci prende tutti per mano e ci accompagna con l’occhio magico della sua macchina fotografica in un meraviglioso viaggio in un’Italia fatta di particolari inediti, di storie, di sguardi, volti espressivi che raccontano la vita. Volti noti come Gigi Proietti, Rossella Falk, Lina Wertmuller, Mariangela Melato, Turi Ferro, Franco Zeffirelli e tanti altri illustri personaggi dello spettacolo che s’intersecano a sguardi e bellissime espressioni di ignoti. Ma “Italia, Amore mio” è sostanzialmente una straordinaria raccolta fotografica rigorosamente in bianco e nero, che cattura l’essenza dell’Italia contemporanea attraverso la sensibilità dell’occhio magico di Gianfranco Jannuzzo. Scattare fotografie è sempre stata la sua grande passione, ma oggi, dopo avere pubblicato questi due libri di successo, Jannuzzo si presenta al mondo che lo conosce grande attore di teatro, come un meraviglioso conoscitore della tecnica fotografica. Ma la cosa più bella delle sue fotografie è questo modo di trasmettere empatia, emozioni, sentimenti profondi capaci di parlare, fare rumore, portarci all’interpretazione di ciò che l’autore ha saputo dire quando ha scattato quella fotografia. E’ arte vera, proprio come quella di un pittore che aspetta chi guarda la sua opera per poterne definire il vero significato. Ed è questa la grande bellezza delle fotografie artistiche di Gianfranco Jannuzzo, in cui sensibilità e desiderio di comunicare si scambiano tra loro e formano la grandezza dell’opera.
Come abbiamo detto pocanzi, questo elegante volume presenta un viaggio visivo che esplora i cambiamenti sociali e culturali del paese, documentando il passaggio dalla tarda modernità al post – modernità con immagini poetiche e suggestive. Ogni fotografia racconta una storia silenziosa, rivelando sfumature dell’identità nazionale italiana in continua evoluzione. Ed è proprio il tessuto sociale italiano che si manifesta attraverso le immagini, quale narrazione visiva che si sviluppa attraverso ritratti intimi e scene urbane. La quotidianità che si manifesta attraverso il vivere sociale, il modus vivendi e operandi che si sintetizza in uno scatto fotografico, ma che è in grado di trasmettere lunghi momenti di riflessione. In fondo è comunicazione senza parole, ma che meglio di tante frasi scritte dà il senso di ciò che si vuole dire. E le immagini in bianco e nero conferiscono un’atmosfera senza tempo, in questo volume pubblicato da Battello stampatore. Un notevole contributo alla fotografia documentaristica italiana contemporanea. E’ Gianfranco Jannuzzo, non solo attore di spiccate caratteristiche siciliane che ci fa sorridere, emozionare, commuovere, riflettere sull’importanza dell’unione e del rispetto tra i popoli. Ma adesso oltre quel suo sorriso accattivante, quel suo essere attore e persona perbene, c’è anche il fotografo, c’è l’artista creatore di immagini che trasmettono il senso della vita. Dal Trentino Alto Adige, dalla Valle D’Aosta, scendendo giù per il centro dell’Italia e arrivando a toccare le isole meravigliose del nostro Paese, in “Italia, Amore mio” c’è la summa visiva di quanto Gianfranco Jannuzzo continua a proporre da attore sui migliori palcoscenici italiani. L’amore per i dialetti, per le cadenze e inflessioni, ma, soprattutto, per tutto ciò che unisce e mai è disgregato da fattori di interessi politici e sociali. Tra “Gente mia” e “Italia, Amore mio” c’è la risposta a tutto questo.
Salvino Cavallaro